
di Laura Natoli
PRATO
Prato tira un piccolo, ma comunque importante sospiro di sollievo. Dopo giorni in cui i contagi erano tornati a risalire toccando cifre a doppio zero che non si vedevano da oltre un mese, ieri il numero è rientrato nella norma. Due i nuovi casi di positività al Coronavirus registrati a Prato. Si tratta di due uomini, il primo di 30 anni e il secondo di 80. Entrambi manifestano sintomi lievi che non hanno richiesto il ricovero in ospedale. Dunque ora si trovano a casa in isolamento. Due contagi che arrivano dopo giorni nei quali la provincia era tornata ad avere numeri significativi. Fra i nuovi infettati anche diversi bambini, uno di tre anni e uno di dieci solo negli ultimi giorni. Casi che hanno destato preoccupazione e che portano oggi a 654 a Prato il numero totale degli infettati da Covid-19 dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
Più alto, invece, il dato toscano: nelle ultime 24 ore in tutta la regione sono stati 113 i nuovi infettati dal virus (28 identificati in corso di tracciamento e 85 da attività di screening) per un totale di 12.292 casi dall’inizio dell’emergenza. L’età media dei nuovi positivi è di circa 40 anni. Complessivamente in Toscana, 1.812 persone sono in isolamento a casa poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi. I pazienti ricoverati nei posti letto Covid sono complessivamente 77 (2 in più rispeto a ieri), 8 in terapia intensiva (stabili rispetto a venerdì). I guariti sono 9.260. I morti restano fermi a quota 1.143. Ma mentre la città ha dunque un giorno di tregua con contagi a minimi, tornano però le polemiche sull’uso delle mascherine nelle strade della movida, proprio in concomitanza con la serata in cui si sono svolti per la prima volta i test rapidi anti Covid nell’ambito della campagna della Regione, "Movida sicura". La risposta dei cittadini è stata ottima e in 400 hanno eseguito il test. La massiccia presenza in centro storico, venerdì sera, ha sollevato però la reazione della consigliera comunale dei 5 Stelle Silvia La Vita, che chiede alle forze dell’ordine maggiori controlli per l’uso della mascherina. "Il centro storico è stato preso d’assalto - dice La Vita - e la folla di persone era ovunque, non solo in piazza del Comune, all’esterno e anche all’interno dei locali. Poche le persone con la mascherina. Ancora una volta il centro storico si è mostrato fuori controllo. Perché forze dell’ordine e agenti della municipale non emettono sanzioni? Forse gli ordini di sindaco e Questura sono quelli di lasciar perdere ? È questo il messaggio che le istituzioni danno a chi non rispetta regole che mettono a rischio tutti?". E poi aggiunge: "Bene un centro storico vivo e frequentato nel week end, oggi però questo centro storico viene trasformato in una discoteca: è davvero questo che vogliamo?". Da un primo riscontro non risulta che venerdì siano state elevate sanzioni per il mancato utilizzo della mascherina. "In piazza del Comune tutti avevano i dispositivi di sicurezza, sono stato lì fino all’una e mezzo di notte e non ho visto nulla di strano", replica l’assessore alla Salute Luigi Biancalani.
"I locali erano pieni di gente, ma molti avventori erano seduti a mangiare ed è chiaro che in quel contesto hanno dovuto togliersi la mascherina. Non c’è stata una situazione fuori controllo come quella descritta". "Non spetta solo alla Municipale verificare che le persone indossino la mascherina", aggiunge l’assessore alla Sicurezza, Flora Leoni. "L’altra sera avevamo una pattuglia in piazza del Comune e due a presidiare la viabilità, oltre a quelle collocate alla fiera. Mi fa piacere che la consigliera citi anche altre forze dell’ordine e non sempre e solo la municipale".