
Montemurlo (Prato), 12 settembre 2023 – "La vita di Lorenzo è stata un dono. Ora c’è il buio, ma bisogna avere il coraggio di cercare la luce oltre al buio. La comunità vi è vicina e si stringe a voi genitori in questo momento di immenso dolore per aiutarvi a rinascere e a camminare di nuovo". Le parole rotte dalla commozione. Don Gianni ieri pomeriggio ha celebrato il funerale del piccolo Lorenzo, il bambino di 17 mesi morto sabato 2 settembre nella sua abitazione di via Rubicone a Montemurlo, schiacciato da dieci pannelli di cartongesso.
Un silenzio surreale nella grande chiesa del Sacro Cuore dove la comunità montemurlese si è radunata per dare l’ultimo saluto al bambino tragicamente scomparso. Una chiesa gremita e silenziosa: oltre ai parenti della famiglia, c’erano colleghi di lavoro dei genitori entrambi sanitari all’ospedale Santo Stefano, amici e tante, tantissime persone comuni che si sono volute stringere al dolore di questa famiglia. Presente anche il sindaco Simone Calamai e il tenente dei carabinieri Quintino Preite.
I giovani genitori seduti sulla panca in cima alla chiesa si sono fatti forza a vicenda. Gli occhi fissi sulla piccola bara bianca dove era stata sistemata la foto di Lorenzo sorridente contornata da tanti fiori bianchi.
"Saranno gli angeli del cielo ad accoglierti", ha detto il parroco durante il rito funebre più volte interrotto dal pianto dei tanti presenti. Un dolore troppo grande come la perdita di un figlio così piccolo ha commosso una comunità intera.
"Comprendere questo lutto è difficile, adesso sembra soltanto che ci sia una grande buio intorno - ha aggiungo don Gianni durante l’omelia -. Si tratta di una ferita che non sarà possibile rimarginare, ma con la quale i genitori e i parenti del bambino dovranno trovare la forza di convivere. Come le piaghe di nostro Signore, non sono state chiuse, sono rimaste aperte così come questa ferita resterà aperta, ma con la consapevolezza di trovare uno scopo, un motivo, una spiegazione che adesso sembra impossibile. Lorenzo è stato un dono, la sua vita è stata una dono questo ci farà andare avanti".
Il piccolo feretro è uscito dalla chiesa del Sacro Cuore di Montemurlo accompagnato da un lungo applauso. La salma è stata poi tumulata nel cimitero della Rocca. Tante le persone che ieri si sono strette in un caloroso abbraccio attorno ai due giovani genitori, che hanno anche un altro figlio di poco più grande. Un abbraccio non solo ideale per una tragedia che ha scosso tutto il paese.