REDAZIONE PRATO

Lotta alla droga, studenti in campo Un progetto per la prevenzione

Due istituti pratesi, il Livi e il Marconi, partecipano al progetto ‘Fuori porta’. Referente è Patrizia Bartolini

Lotta alla droga, studenti in campo Un progetto per la prevenzione

La lotta alla droga e alle tossicodipendenze trova nuovi protagonisti in due istituti pratesi alle prese con il progetto innovativo "Fuori porta", indetto dal dipartimento per le politiche antidroga presso la presidenza del consiglio dei ministri, al quale partecipano 40 istituti italiani. Le scuole pratesi chiamate all’iniziativa sono il Liceo Livi e il Marconi, oltre all’Einaudi di Pistoia. In qualità di referente per Prato e per l’intera regione Patrizia Bartolini, laureata in scienze politiche e sociali, specialista in sociologia del lavoro, coordinatrice all’attività di formazione in collaborazione con Acudipa (l’Associazione italiana per la cura delle dipendenze patologiche), coordinerà e parteciperà all’attività di formazione in collaborazione con Acudipa, associazione fondata nel 2000 da un board di professionisti delle dipendenze operativa nel campo della tossicodipendenza e delle altre dipendenze patologiche attraverso prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento. Il progetto avrà attività biennale e sarà rivolto a fornire una informazione sull’uso e l’abuso di sostanze illegali con lo scopo di sviluppare una capacità di osservazione e di correlare eventuale comportamenti a rischio in classe e tra i corridoi delle scuole.

Successivamente sarà creata all’interno dell’istituto un’unità scolastica di intervento precoce, composta da soggetti chiave del processo educativo: docenti, collaboratori scolastici, rappresentanti dei genitori con il compito di confrontarsi periodicamente su eventuali casi osservati all’interno della scuola. L’intervento con carattere del tutto innovativo permetterà la creazione di una rete di servizi che lavoreranno di concerto per la prevenzione del disagio giovanile, favorendo la rivelazione precoce di comportamenti a rischio, oltre a facilitare l’accesso ai servizi in caso di situazioni conclamate.

Roberto Baldi