
Lotta alla criminalità organizzata Cinque interdittive antimafia ad aziende del settore rifiuti
La prefettura ha emesso cinque provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti di altrettante aziende del territorio. I settori di riferimento sono quelli del trasporto e smaltimento dei rifiuti, un settore che come spiegano dagli uffici di via Cairoli "sono notoriamente a rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e aventi un impatto molto forte sull’ambiente, oltre che sulla salute dei cittadini". I provvedimenti presi dalla prefettura sono stati adottati ai sensi del codice Antimafia con la firma direttamente dello stesso prefetto Adriana Cogode. Alla decisione si è arrivati alla fine di un’articolata attività di istruttoria, svolta in collaborazione col gruppo interforze antimafia, coordinato dalla prefettura e composto dai rappresentanti della Dia, della questura, del comando provinciale dei carabinieri e dalla guardia di finanza. L’attività ha restituito un quadro d’insieme da cui è emersa la sussistenza di elementi di un pericolo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata, che hanno quinti richiesto un intervento immediato da parte della prefettura.
"In particolare, con riferimento alla tutela dell’ambiente, l’attenzione dello Stato per i fenomeni illeciti che possono interessare l’intero ciclo della gestione dei rifiuti è massima – proseguono dalla prefettura -. E lo strumento delle interdittive antimafia permette, non solo di preservare in via anticipata l’interesse pubblico e la salubrità ambientale, ma anche di prevenire l’ingresso nel sistema economico di soggetti portatori di interessi criminali che pregiudicano la libertà di iniziativa economica, alterando i principi di libera concorrenza a discapito dell’economia sana del territorio". Queste interdittive, emesse fra maggio e giugno, vanno a sommarsi ad altri nove provvedimenti firmati dal prefetto sempre in tema di antimafia dal 2021 a oggi. Nel dettaglio sono state colpite tre aziende nel settore edile, una in quello industriale e cinque di tipo commerciale. "Le attività di approfondimento e monitoraggio della prefettura proseguono per tenere il territorio quanto più possibile al riparo dal rischio di contaminazione da parte di imprese riconducibili alla sfera di influenza della criminalità organizzata – concludono da via Cairoli -. Un’attività in cui viene riservata anche particolare attenzione alle numerose attività correlate al Pnrr".