REDAZIONE PRATO

L’Ora del Concerto. La storica rassegna per i giovani talenti. Torna la bella musica

Edizione numero 36 a cura della Scuola Verdi e della Camerata. A Palazzo Martini appuntamenti a ingresso libero fino a dicembre. Si parte sabato con il pianista Alvino e il repertorio russo del ’900. .

Edizione numero 36 a cura della Scuola Verdi e della Camerata. A Palazzo Martini appuntamenti a ingresso libero fino a dicembre. Si parte sabato con il pianista Alvino e il repertorio russo del ’900. .

Edizione numero 36 a cura della Scuola Verdi e della Camerata. A Palazzo Martini appuntamenti a ingresso libero fino a dicembre. Si parte sabato con il pianista Alvino e il repertorio russo del ’900. .

Torna la bella musica dopo un’estate così povera di appuntamenti di qualità. Inizia sabato 27 settembre uno degli appuntamenti più tradizionali e attesi del panorama musicale cittadino: la 36ª edizione della rassegna L’Ora del Concerto, organizzata dalla Scuola Verdi e dalla Camerata. Fino a dicembre il Palazzo della Musica di via Santa Trinita si animerà con una serie di concerti (tutti a ingresso libero e con inizio alle 17) che vedranno protagonisti giovani promesse e artisti affermati, offrendo al pubblico un interessante viaggio attraverso i secoli. Questa edizione si distingue anche per la presenza di alcuni strumenti che raramente si incontrano nei circuiti classici, come il charango, oltre ad altri meno consueti come arpa e fisarmonica, che arricchiscono l’offerta musicale con le loro sonorità caratteristiche. Il primo appuntamento sabato prossimo è con il giovane pianista Giacomo Alvino, allievo del maestro Castagnoli al Conservatorio di Genova. Il suo recital si concentra sul repertorio russo del Novecento, con brani di Scriabin e Balakirev, affiancati da opere di compositori contemporanei come Rautavaara, Yoshimatsu, Vine e Feldman. Il calendario prosegue il 4 ottobre con il formidabile duo formato da Luciano Tristaino, flauto e Cesare Castagnoli, pianoforte: Tristaino è un flautista assai apprezzato a livello nazionale per le sue interpretazioni del repertorio contemporaneo; Castagnoli è un affermato pianista e da anni uno stimato docente della Verdi. Il repertorio francese del concerto prevede brani di Dutilleux e Françaix, maestri del virtuosismo e della raffinatezza timbrica. Saranno eseguiti anche autori contemporanei come Muczynski, compositore americano che ha scritto molto per i fiati, e del compositore georgiano Taktakishvili. L’11 ottobre sarà la volta del Trio formato da Matteo Sebastiani (pianoforte), Daniela Nocentini (clarinetto) e Simone Centauro (violoncello): presenterà un repertorio che propone due grandi autori del romanticismo tedesco: Bruch e Brahms oltre a un lavoro della clarinettista Daniela Nocentini. Simone Centauro è stato allievo della Verdi, collabora da anni con la Camerata e insegna al Liceo musicale di Pisa. Ottobre si chiude il 18 con l’Iter Vocis Duo, composto da Dafne Colombo, soprano e Yuri Santangelo, chitarra: un viaggio sonoro tra musiche spagnole e italiane del XX secolo, con brani di Castelnuovo-Tedesco, de Falla, López-Chávarri e Prosperi. Il repertorio mescola la passione della tradizione iberica con la delicatezza della melodia italiana, creando un dialogo affascinante tra i due strumenti.

A novembre, il 15, si esibirà lo Stringtrio & Charango con Diego Jascalevich, charango e chitarra, Claudia Cancellotti e Erica Scherl violini, Michele Lanzini, violoncello. Il charango, strumento tradizionale andino, conferisce un tocco insolito a un programma che unisce il barocco di Vivaldi al tango di Piazzolla, passando per le composizioni dello stesso Jascalevich. Nel concerto è protagonista Erica Scherl, docente di violino alla Verdi apprezzata per i suoi progetti artistici sempre originali e innovativi. Il 29 novembre il duo composto da Giuseppe Nova, flauto ed Elena Castini, arpa che proporranno Jeax d’eau e d’amour, un repertorio eterogeneo che include brani di Mozart, Donizetti, Ibert, Ravel, Bizet. Ultimo appuntamento il 13 dicembre in collaborazione con Artificio Sonoro. La fisarmonicista Ludovica Bartoli, allieva di Patrizia Angeloni, proporrà un repertorio che include le musiche del padre del classicismo Mozart, il contrappunto bachiano e la sperimentazione del Novecento con Gubajdulina, Lohse e Pozzoli, offrendo un finale ricco di contrasti e di grande impatto sonoro. Da ricordare l’associazione Amici dei Musei che sostiene da anni questa iniziativa a favore dei giovani musicisti.