
La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato donerà un’opera d’arte alla città che, anche nel corso dei mesi lunghi e dolorosi della pandemia, ha mostrato la sua coesione e la capacità di reagire. Si tratta di una grande scultura modulare in acciaio e alluminio dell’artista Loris Cecchini che porta l’emblematico titolo di Spindles (in italiano fusi). "Sarà il simbolo della forza che hanno i pratesi, tutti insieme, di rinnovarsi, di rispondere alle sfide e alle difficoltà senza lasciarsi piegare - sottolinea il presidente della Fondazione Cassa di risparmio Franco Bini - è un modo per celebrare la creatività, l’apertura e la capacità di dialogo che caratterizza la nostra comunità". Per la Fondazione, che si è impegnata a fondo durante l’emergenza pandemia per dare supporto con le sue risorse sul fronte sanitario e sociale, adesso è il momento di sottolineare la coesione della comunità anche attraverso l’arte. l progetto è stato condiviso dal Comune che, insieme alla Fondazione, sta individuando lo spazio pubblico dove verrà collocata l’opera. Loris Cecchini, che è già al lavoro all’opera, tra Milano e la Toscana, nei giorni scorsi è stato a Prato dove ha definito l’intervento con la Fondazione Cassa di risparmio e ha incontrato gli assessori all’urbanistica e alla cultura, Valerio Barberis e Simone Mangani. "La mia opera sarà una metafora dinamica della città e dei suoi abitanti in continuo divenire, in cui la singolarità degli elementi individuali si rapporta sempre a un contesto più ampio, al momento collettivo e plurale", ha intanto anticipato l’artista.
La scultura sarà caratterizzata da un’impostazione modulare, collocandosi tra le serie di opere più conosciute di Cecchini. Sarà composta da cinquanta elementi che ricordano i grandi fusi, veri protagonisti della lavorazione tessile e oggetti ad alto valore simbolico nella città dei tessuti. Imponent sono le dimensioni: circa nove metri e mezzo base e profondità, quasi nove metri l’altezza. L’opera di Cecchini verrà presentata con una conferenza stampa nei primi giorni di dicembre, mentre la sua realizzazione sarà poi ultimata nei primi mesi del nuovo anno. Loris Ceccchini conosce profondamente Prato e la sua vocazione alla contemporaneità. Ha già collaborato con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e con il Comune di Prato anche per realizzare un’installazione permanente allestita sulla facciata della Biblioteca Lazzerini.