Liste d’attesa, arrivano i fondi per ridurle

La Regione Toscana destina 32 milioni di euro per ridurre le liste d'attesa sanitarie. A Prato, parte dei fondi sarà utilizzata per incrementare le prestazioni mediche, con particolare attenzione all'urologia.

Ancora un passo in avanti nel tentativo di limitare i tempi di attesa per i cittadini in lista per una visita o per un esame diagnostico. La Regione ha stanziato una quota di finanziamento pari a 32 milioni di euro destinati alle Asl regionali e alle aziende ospedaliere universitarie. Per il 2024 la somma dedicata alla Asl Toscana centro è di 9.706.673 di cui 2.831.383 per interventi chirurgici, 6.660.829 per specialistica ambulatoriale, 214.462 per lo screening. L’assegnazione ai territori avviene in base alla domanda espressa dagli stessi. E su quale somma potranno contare i pratesi per vedere ridotte le liste d’attesa? In genere, fanno sapere dall’Asl, il territorio pratese incide storicamente di circa il 20-25% sulla globalità delle richieste che arrivano da tutta l’Asl. Una buona fetta degli oltre 9 milioni di euro messi a disposizione dell’Area Vasta potrà prendere la via dei servizi pratesi.

Stando ad una delibera della direzione aziendale, 7.116.080 euro saranno destinati "per la committenza privato accreditato-modello competitivo scontato", mentre 2.590.683 euro serviranno "per tenere conto di eventuali rimodulazioni dei budget stanziati e contrattualizzati per il 2024 con il privato accreditato e potenziare il settore correlato all’attività congiunta". Un monitoraggio dell’Asl sul 2023 rivela che a Prato sono state 159.104 le prescrizioni e 111.055 le prenotazioni con un indice di cattura pari al 69,8%. Il che significa che il delta-prestazioni per raggiungere il target è pari a 8.273. Invece con riferimento alle prenotazioni garantite dall’Asl per le visite specialistiche e diagnostiche si contano 184.290 prestazioni, 118.915 prenotazioni con un indice di cattura del 64,5% e con un delta prestazioni necessarie per raggiungere il target pari a 19.303. L’ottimale sarebbe un indice di cattura del 75%. Per il 2024, l’azienda ha attuato il progetto Clessidra che prevede l’incremento mirato di alcune prestazioni in attività aggiuntiva: a Prato, il progetto partito dal primo febbraio, interessa le visite di urologia.

Sa.Be.