L’incognita del Pnrr. Il 2024 parte fra i dubbi su 31 milioni di lavori. E c’è il nodo Soccorso

La giunta spera finalmente di veder partire il cantiere per il tunnel. Ancora non ci sono certezze sull’effettiva erogazione dei fondi pubblici. per realizzare i progetti previsti nel piano di ripresa e resilienza. .

L’incognita del Pnrr. Il 2024 parte fra i dubbi su 31 milioni di lavori. E c’è il nodo Soccorso

L’incognita del Pnrr. Il 2024 parte fra i dubbi su 31 milioni di lavori. E c’è il nodo Soccorso

Anno che vai, sfide che trovi. Anche se nel caso di Prato le partite in ballo sono ancora le stesse. La sfida, in questo caso, sarebbe quella di arrivare finalmente in fondo dopo lunghe attese. D’altronde le opere pubbliche viaggiano a passo di lumaca e anche quelle che potevano sbloccarsi velocemente, come i progetti finanziati col Pnrr, vivono una situazione di incertezza sulla reale erogazione dei fondi da parte dello Stato. Nello specifico ci sono 31 milioni di euro di lavori in bilico. E’ questa certamente una delle partite decisive.

Prato entra nel 2024 aspettando lo sblocco di tre infrastrutture che dovrebbero cambiare il volto della mobilità cittadina e dell’area metropolitana e la fruizione del centro città. L’opera senza dubbio più attesa è l’interramento della declassata alla strozzatura del Soccorso. Dopo più di due anni, nei mesi scorsi è finalmente arrivato il pronunciamento del ministero che ha dato il via libera, con prescrizioni, al progetto. Da quel giorno, correva fine agosto, i lavori sono tornati di nuovo nel silenzio più totale, in attesa di un qualsiasi cenno di novità da parte di Anas, responsabile del viale Da Vinci da Firenze a Pistoia. Al netto dell’assenza totale di comunicazione sull’opera da parte di Anas, il sindaco Biffoni e l’assessore Barberis sono comunque in costante contatto col commissario straordinario Mucilli. Le ultime telefonate intercorse parlano di Anas all’opera per l’affidamento integrato fra progetto esecutivo e gara d’appalto. L’obiettivo del Comune, anche in ottica elettorale, è quello di riuscire ad arrivare all’assegnazione dei lavori entro il primo semestre dell’anno. Per l’inaugurazione dell’opera, invece, se ne riparla fra tre anni. Restando in tema di mobilità, nonostante un annuncio dopo l’altro, i lavori alla terza corsia dell’A11 non sono ancora partiti. Il governatore Giani aveva parlato dell’inizio del cantiere per lo scorso ottobre, ma ad oggi l’unico segnale concreto che si è visto è stata l’eliminazione del semaforo che regolava da Peretola l’accesso all’A11 verso Prato.

Anche se non con passi da gigante, qualcosa invece si muove sul fronte del nuovo parco centrale all’ex Misericordia e Dolce. A fine ottobre, dopo un’attesa infinita, c’è stato il passaggio di proprietà dell’area dall’Asl Toscana Centro al Comune di Prato. Ora l’amministrazione comunale ha affidato ai progettisti che vinsero nel 2016 il concorso l’incarico di rivedere il progetto e armonizzarlo allo stato attuale del terreno post demolizione del vecchio ospedale. Inoltre parco e struttura dovranno essere resi più sostenibili dal punto di vista ambientale e dei costi. Entro marzo i progettisti dovrebbero consegnare il progetto ed entro fine legislatura il Comune spera di vedere la gara per i lavori, che dovrebbero durare meno di un anno.

Più complesso, infine, il quadro dei lavori Pnrr. Entro i primi quindici giorni di gennaio 34 progetti saranno operativi, così da rispettare anche le successive scadenze fra avanzamento lavori, fine interventi e rendicontazione. I cantieri in questione sono quelli del Pecci, di Officina Giovani, Santa Caterina, Gualchiera di Coiano, riqualificazione energetica degli immobili pubblici e sistemazione del verde scolastico. Altri 31 milioni di lavori, invece, vivono l’incertezza dei finanziamenti.

Stefano De Biase