
Tante persone ieri pomeriggio in cattedrale per l’ultimo commosso saluto
Grande folla e tanta commozione per l’ultimo saluto a Stefano Rossi, l’imprenditore pratese di 67 anni che il 5 aprile scorso è stato trovato privo di vita nelle acque di Cala de’ Medici di Rosignano, dove era caduto per un malore mentre stava pulendo la sua barca lì ormeggiata.
Purtroppo una volta che il corpo è stato tirato fuori dal mare, è stato appurato che non c’era più niente da fare per soccorrere l’uomo. Fin da subito è emerso che non si trattasse di una morte violenta dal momento che l’uomo aveva ancora sul volto gli occhiali da vista. Gli inquirenti hanno pensato a un malore che ha causato la caduta in acqua dell’imprenditore di Rossi Gomma. Il funerale è stato officiato nel pomeriggio di ieri nella cattedrale di Santo Stefano, dove si sono riuniti tantissimi amici, parenti e quanti hanno voluto bene e stimato il 67enne. Tra i presenti a fianco della moglie, del figlio e della figlia, anche i soci del Panzer club, dal momento che Rossi era un grande appassionato di moto e automobili d’epoca.
Risale allo scorso anno una impresa della quale è stato protagonista insieme alla moglie e ad altri soci: il 30 maggio 2024 partirono a bordo delle Jeep Willys del 1941, con destinazione Ohama Beach in Normandia, raggiunta cinque giorni dopo per celebrare l’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia. Un viaggio di pace e libertà lungo un percorso di 1.800 chilometri su strade normali.
L’idea era nata da Franco Nutini attuale presidente del Panzer Club Prato, il più antico club fuoristradistico italiano; iniziativa che è stata supportata anche dall’Automobile club di Prato e dal Comune di Carmignano.
Ieri tanti applausi e lacrime all’uscita del feretro di Rossi, al termine della funzione funebre in Duomo curata da Iris onoranze funebri di Prato. Ad attenderlo in piazza anche alcuni motociclisti e molti amici che si sono stretti un corale abbraccio di saluto.