REDAZIONE PRATO

Libri, riviste e documenti su Soffici L’eredità lasciata da Luigi Corsetti

La famiglia ha ceduto in comodato d’uso al Comune la biblioteca personale dello studioso scomparso nel 2019

Libri, riviste, documenti su Ardengo Soffici raccolti negli anni da Luigi Corsetti sono stati ceduti dalla famiglia in comodato d’uso al Comune di Poggio a Caiano. Ieri mattina, alle Scuderie Medicee, è stato siglato il primo atto della nascita del "Fondo Luigi Corsetti" che sarà a disposizione di tutti in biblioteca. E’ una prima parte del materiale (453 pezzi tutti su Soffici), catalogato dai dipendenti comunali Patrizio Gioffredi e Barbara Taverni, sotto la supervisione di Giulia Ballerini (direttore del museo Soffici) e di Massimiliano Martini, dirigente del settore cultura del Comune.

Luigi Corsetti, scomparso il primo novembre 2019 a seguito di una rapida malattia, è stato per anni responsabile della biblioteca, uno dei massimi esperti di Soffici e della storia locale e possedeva una vastissima biblioteca personale. "Proprio negli ultimi giorni – ha ricordato la sorella Alessandra molto emozionata – Luigi pensava ai suoi libri, al materiale che aveva raccolto e sul quale aveva intenzione di continuare a lavorare. Credo che sarà contento di questa iniziativa".

Dopo la scomparsa di Corsetti sono arrivati gli anni della pandemia e le iniziative per ricordarlo si sono fermate. "Il 2023 – ha detto il sindaco Francesco Puggelli – sarà l’anno di Luigi Corsetti, l’avevamo promesso e le idee possono prendere forma. Lui era il più appassionato della comunità alla storia locale e a Soffici in particolare: potremo così consolidare la sua passione e renderla eterna". L’assessore alla cultura Giacomo Mari ha illustrato le potenzialità di questo fondo che arricchirà l’Archivio Sofficiano già esistente: "In biblioteca ci sarà uno spazio riservato ma accessibile a questo fondo e tanti studiosi potranno consultare i documenti". Giulia Ballerini ha ricordato come Corsetti ha saputo far appassionare all’arte e alla storia generazioni di studenti: "Ventitré anni fa da studentessa universitaria mi propose una tesi di laurea su Soffici e oggi siamo tanti i "figli di Luigi" cresciuti con questa passione. Lui aveva una personalità particolare e lo si vede anche dalla cura con cui teneva il suo archivio che non riguarda solo Soffici ma anche Prezzolini, Papini, il Novecento italiano, le Suore Minime e la storia di Poggio". Luigi Corsetti per una vita ha collezionato le riviste sulle quali scriveva Soffici agli inizi del ‘900 e fra le iniziative a lui dedicate ci sarà proprio una mostra di riviste dal 1900 al 1906, il periodo parigino di Ardengo Soffici che era anche vignettista. Il salone espositivo delle Scuderie non ha mai avuto un nome e sarà dedicato a Corsetti: in questo luogo pensava alle mostre, incontrava i collaboratori e per ultimo, la sera, spegneva sempre le luci. "Tanti cittadini – hanno evidenziato Mari e Puggelli – ci hanno chiesto di dedicare a lui questo salone e, insieme a tutte le iniziative, è il luogo ideale per tramandare la sua memoria".

M. Serena Quercioli