REDAZIONE PRATO

L’etimologia della parola per capirne il significato A partire dal Medioevo grandi abbuffate di cibo

Erano giorni in cui i cittadini mangiavano in gran quantità in preparazione al digiuno dal mercoledì delle ceneri

Qual è l’etimologia della parola ’Carnevale’?. I più dicono che derivi dal latino ’carnem levare’ che significa ’eliminare la carne’, espressione poi trasformata in ’Carne, vale!’, cioè ’Carne, addio!’. A partire dal Medioevo, si chiama così il periodo compreso tra il giovedì grasso e il martedì grasso, caratterizzato da un’abbuffata di cibi grassi prima del mercoledì delle Ceneri, come a sottolineare il bisogno di fare incetta di carne prima di dirle addio per tutta la Quaresima. Ma esiste un’altra possibile etimologia: ’carrus navalis’, che fa riferimento a una nave su ruote che veniva usata per le processioni festive. Ecco che spuntano le radici più antiche della festa, a cui si lega la tradizione dell’uso delle maschere e dei travestimenti: gli antichi Romani organizzavano feste in onore delle divinità, durante le quali non mancavano banchetti, carri di diverse forme e dimensioni e maschere colorate. In particolare, durante i Saturnalia, i padroni e gli schiavi indossavano le maschere e si sedevano a tavola insieme, sovvertendo le regole del costume romano. C’è una tradizione che ci lega ancora oggi all’epoca: dietro alle maschere, i servi potevano fare scherzi e prendere in giro i loro padroni; e così anche oggi vale il detto che: a Carnevale, ogni scherzo vale!.