REDAZIONE PRATO

L’epilogo poco edificante di Ciccio Corvesi Teneva nascosti in casa 26 chili di cocaina

L’ex calciatore del Prato arrestato dopo il blitz dei carabinieri nella sua abitazione di Acilia. Quella vecchia storia con Antonella Mosetti

Alessandro Corvesi è stato arrestato a Roma. Sembra che nella sua casa ad Acilia avesse più di 26 chili di cocaina ancora da tagliare, suddivisa in 25 panetti, e anche 210.000 euro in contanti. Droga che, secondo gli investigatori romani, probabilmente era destinata a rifornire le piazze di spaccio di buona parte della Capitale e avrebbe potuto fruttare fino a cinque milioni di euro. Ora Corvesi è a Rebibbia, a disposizione dell’autorità giudiziaria, e dovrà rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La notizia ha scosso tutti gli appassionati di calcio, in particolar modo i tifosi del Prato. Del resto "Ciccio" Corvesi, oggi 32 anni, per varie stagioni ha vestito la maglia biancazzurra nell’allora serie C2 e serie C1 a cavallo fra il 2008 e il 2016 e, oltre alle gesta calcistiche, era rimasto nella mente di tutti per una sua storia d’amore risalente al 2013-2014 con la showgirl Antonella Mosetti.

Arrivava dalla Primavera della Lazio, quel minuto centrocampista dai piedi buoni e con tanto fiato che proprio dal Lungobisenzio sperava di decollare verso il sogno di diventare un giocatore di serie A. Ed è stato comunque capace di accumulare più di 200 presenze nei professionisti. Certo nessuno, pur essendo Corvesi un tipo molto socievole, festaiolo e incline al divertimento, avrebbe potuto immaginare un epilogo del genere. Non i suoi compagni di allora, che hanno appreso la notizia con grande stupore. "Da tempo non lo sentivo più, ma lo ricordo come un ragazzo simpatico e solare. Insieme ci siamo divertiti un sacco, ci frequentavamo anche fuori dal campo", ricorda un altro centrocampista del Prato di allora, Giulio Fogaroli. "Mi ricordo le annate passate in biancazzurro come annate felici. Abbiamo anche sfiorato una promozione in serie C1, quando arrivammo a fare i play off contro la Carrarese". Sorpreso da quanto accaduto anche uno dei capitani storici del Prato, Michele De Agostini: "Nessuno poteva immaginare una cosa del genere. Non so cosa è successo negli ultimi anni: da quando non eravamo più compagni di squadra ho perso le tracce di Alessandro", precisa De Agostini. "Non ci siamo mai frequentati tantissimo nemmeno a Prato. Eravamo caratterialmente diversi: io sono sempre stato un po’ più chiuso e riservato. Ma era un bravissimo ragazzo, anche molto simpatico nello spogliatoio". Mentre il presidente Paolo Toccafondi e l’attuale allenatore del Prato, Vincenzo Esposito, che lo ha avuto come giocatore per qualche stagione, preferiscono non commentare queste vicende personali, alla lunga schiera di coloro che sono quasi stati colpiti da un fulmine a ciel sereno si aggiunge anche Andrea Bellini, tecnico della Zenith Audax, il primo ad avere Corvesi come giocatore nelle fila del Prato: "Sono sorpreso e anche molto dispiaciuto. L’ho sempre considerato un bravo ragazzo, anche molto simpatico e divertente. Era sempre allegro e gli volevamo tutti bene", ricorda con affetto. "Nello spogliatoio poi era una macchietta. Sempre pronto a fare battute e a far ridere tutti. Era giovanissimo quando lo ho allenato a Prato. Come tutti i ragazzi amava uscire, farw festa. Niente di strano però". Negli ultimi anni Corvesi aveva ormai abbandonato il sogno di fare il calciatore professionista, anche se continuava a giocare, prima in alcune formazioni di Serie D e poi anche in Eccellenza.

L.M.