Legati da un filo di lana: dalla Nuova Zelanda a Prato e al distretto tessile

L'Ambasciatore della Nuova Zelanda in Italia, Jacqueline Frizelle, ha visitato il distretto tessile pratese, accompagnata dal Sottosegretario di Stato Giorgio Silli. I legami storici fra Italia e Nuova Zelanda sono stati rafforzati, con l'opportunità di mostrare come tecnologia e competenze possano valorizzare la lana neozelandese.



Legati da un filo di lana: dalla Nuova Zelanda a Prato e al distretto tessile
Legati da un filo di lana: dalla Nuova Zelanda a Prato e al distretto tessile

L’ambasciatore della Nuova Zelanda in Italia, Sua Eccellenza Jacqueline Frizelle, ha fatto visita al distretto pratese. Accompagnata dal Sottosegretario di Stato al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Giorgio Silli, è stata ricevuta dai titolari del Gruppo Colle e dalla Rifinizione Santo Stefano.

L’ambasciatore Frizelle, insediatasi a Roma lo scorso giugno, è una figura importante del mondo diplomatico neozelandese; la sua visita a Prato, promossa dal Sottosegretario Silli, è particolarmente gradita e apprezzata anche in considerazione dei legami storici fra la Nuova Zelanda, forte produttrice di lana di alta qualità, e il distretto tessile pratese. L’Italia nel 2022 ha importato dalla Nuova Zelanda 7.700 tonnellate di lana grezza per un valore di 28 milioni di euro; un terzo di questa viene sdoganata a Prato, ma è possibile che nel distretto confluiscano anche lane neozelandesi provenienti da altre parti d’Italia. "Siamo stati onorati di questa visita, soprattutto per la sua valenza simbolica – commenta il Presidente di Gruppo Colle Matteo Gualtieri, che ha accolto l’Ambasciatore assieme a Gaia Gualtieri, responsabile comunicazione, e a Riccardo Matteini Bresci, amministratore delegato –. La lana, sia vergine che riciclata, rappresenta per l’azienda e per il distretto la nostra identità. Abbiamo mostrato all’Ambasciatore quanto riusciamo a fare con colori e trattamenti a partire dalla fibra di lana".

Soddisfazione è stata espressa anche da Renato Cecchi, titolare della Rifinizione Santo Stefano: "Le abbiamo mostrato le nostre lavorazioni e sottolineato come tecnologia e competenze possano valorizzare l’ottima materia prima laniera neozelandese, facendone prodotti-moda di alto livello".