Le scuole superiori scoppiano. Ci sono centinaia di iscritti in più. Le nuove prime già a quota 129

Oltre tremila i ragazzi che da settembre frequenteranno un liceo in provincia: trend in crescita. I presidi sono costretti ai salti mortali: in difficoltà soprattutto gli istituti del polo di via Reggiana.

Le scuole superiori scoppiano. Ci sono centinaia di iscritti in più. Le nuove prime già a quota 129

Le scuole superiori scoppiano. Ci sono centinaia di iscritti in più. Le nuove prime già a quota 129

Altro che calo demografico. Sui banchi delle superiori ancora non si avverte, anzi qui c’è un Sos sull’aumento degli iscritti ai licei, negli istituti tecnici e professionali. E così il ritorno in classe a settembre sarà funestato dai problemi atavici della scuola pratese: la carenza di spazi. Stando ai dati sulla scrivania della Provincia, nell’anno scolastico 2024/2025 saranno 3.123 gli studenti che frequenteranno la prima superiore, per un totale di 129 prime classi, con un saldo di 400-500 studenti in più rispetto all’anno in corso. Si tratta di dati provvisori, pubblicati dall’ufficio scolastico provinciale: il quadro definitivo sarà più chiaro dopo gli esami di recupero ed eventuali cambi nelle scelte di istituto. Ma sono già dolori per i presidi dei tre istituti del polo di via Reggiana: al Dagomari le classi aumenteranno da 66 a 68, idem al Gramsci-Keynes dove si passerà da 79 a 84. Quattro classi in più al Datini (in tutto 68) e una in più al Copernico per un totale di 56. In questa situazione, ogni metro di spazio in più per studiare diventerà davvero prezioso.

Nel risiko delle aule per settembre si va a caccia di soluzioni, concordate con la Provincia chiamata a eseguire i lavori. E così tre classi di cui avrà necessità il Gramsci-Keynes - che passerà da 79 a 84 - saranno recuperate dai magazzini dove c’era il deposito di materiali scolastici: i lavori per ricavare delle finestre sono già iniziati. E le altre due? Tanti interrogativi per il preside Stefano Pollini per il quale poteva andare pure peggio: "Sono stati fatti tre accorpamenti da un anno all’altro, altrimenti avrei avuto bisogno di altre classi in più. Quest’anno è stato complicato far rimanere 79 sezioni nell’istituto, figuriamoci 84. Usciranno dodici quinte e si formeranno venti prime: scontiamo gli effetti dell’onda demografica del periodo 2008-2010".

Si contano 525 iscritti per il Gramsci-Keynes: qui va per la maggiore il liceo scientifico (308), seguito dall’indirizzo tecnico per geometri (109) e dall’indirizzo turistico (108). Rebus spazi anche per il Dagomari con 357 iscritti: 220 per il tecnico-commerciale, 137 per il professionale fra servizi commerciali e servizi sociali. Qui è in corso il cantiere per l’adeguamento antisismico con i fondi del Pnrr, motivo per cui continuerà a essere utilizzata la succursale di palazzo Vestri in piazza Duomo. A causa di questi lavori, tre aule dei "vicini di casa", il Datini, sono in prestito al Dagomari negli spazi dell’ex agenzia formativa dismessa. "Aule che una volta utilizzavamo per dividere le classi per la materia alternativa e il potenziamento – dice la preside del Datini Francesca Zannoni – Se a livello di classi riuscirò così a trovare una sistemazione, riprendendo le tre aule, ci sarà rotazione per i laboratori dell’alberghiero". Dei 349 iscritti al Datini, 310 studenti saranno all’alberghiero e 39 all’agrario.

Sul versante dei licei, il Cicognini-Rodari conta 305 iscritti, principalmente orientati verso l’indirizzo di scienze umane, economico-sociale e musicale (242), 63 per il liceo classico. Conta 430 iscritti il liceo Livi-Brunelleschi (di cui 243 al liceo scientifico) mentre ne registra 187 l’artistico Brunelleschi. Al liceo scientifico Copernico arriveranno 312 matricole mentre sono 126 i neo iscritti al Convitto Cicognini. Il puzzle degli istituti tecnici e professionali si completa con Buzzi e Marconi: per settembre risultano 507 e 212 nuovi iscritti.

Maria Lardara