Le richieste del distretto per uscire da questa "brutta vicenda" sono chiare. Le proposte al Governo partono dal fatto che "i nuovi chiarimenti sulle attività agevolabili, circa
l’applicazione del Manuale di Frascati, non previsto dalla normativa, non possano avere una valenza e applicazione retroattiva". A ciò Confindustria Toscana Nord aggiunge la richiesta di concessione di "un’ampia proroga del termine previsto per l’adesione al riversamento spontaneo dei crediti d’imposta per gli anni dal 2015-2019, in scadenza il 30 novembre. Ciò anche alla luce dei lunghi tempi che ci vorranno per l’operatività della facoltà di ottenere la certificazione, che consente alle imprese di evitare contestazioni sulla qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo nell’ambito di quelle agevolabili; infatti, per la piena operatività di tale strumento non sarà sufficiente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo ma dovrà essere istituito l’albo degli enti certificatori ed emanate
le linee guida ministeriali
di certificazione". Infine,
non banale la richiesta dell’estensione della "facoltà
di certificazione attestante la
qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo anche alle imprese alle quali è già stato notificato un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate".