Le imprese ora vedono la luce: "Ma subito un piano d’emergenza e progetti per la viabilità alternativa"

Matteini Bresci (Confindustria) e Vignolini (Confartigianato) fiduciosi, ma con riserva, sulla riapertura della Sr 325

Le imprese ora vedono la luce: "Ma subito un piano d’emergenza e progetti per la viabilità alternativa"

Le imprese ora vedono la luce: "Ma subito un piano d’emergenza e progetti per la viabilità alternativa"

Lo scoccare delle 14 di questo giovedì pre-pasquale è atteso con trepidazione dagli abitanti e dagli imprenditori della Val di Bisenzio. A quell’ora entra in funzione il senso unico alternato sulla Sr325 all’altezza della frana, riportando ad una normalità parziale la viabilità. "Con oggi siamo più tranquilli; l’istituzione del senso unico alternato significa che almeno la prima emergenza è stata superata – afferma Riccardo Matteini Bresci , coordinatore sezione Nobilitazione e lavorazioni tessili di Confindustria Toscana Nord e amministratore delegato del Gruppo Colle – Vedremo alla fine della giornata che file si sono formate e i tempi di attesa. Sicuramente sarà meglio della situazione attuale: la via di Faltugnano è malmessa dopo le settimane di pressione". Per i residenti, i lavoratori e gli imprenditori della Vallata il senso unico alternato è un déjà vu: spesso su quell’unica direttrice alcuni lavori richiedono il ricorso a quel provvedimento. "Ma questo punto inizia una riflessione diversa – dice Matteini Bresci – dobbiamo capire come riusciremo ad arrivare ad una soluzione alternativa importante attraverso una risposta rapida". L’imprenditore parla di alcune idee: "Ci sono tre ipotesi di tracciati: quello che trova sbocco sull’A1, un secondo che parte da Gabolana per uscire a Montemurlo e un terzo che parte dalla Briglia per arrivare in via 7 Marzo. C’è da passare al progetto di fattibilità. Nel frattempo ci vuole una viabilità alternativa di supporto". Al riguardo c’è chi ipotizza la costruzione di un ponte Bailey.

Anche per Moreno Vignolini, titolare della ritorcitura Vignolini e presidente della Federazione Moda regionale di Confartigianato, "l’apertura è un respiro di sollievo. Fino ad oggi ci siamo arrangiati con furgoni a noleggio per trasportare la merce e servire i clienti. Siamo stati costretti a spendere energie e risorse per svolgere il nostro lavoro". Un senso unico alternato che apre ad una seconda fase: "Le amministrazioni competenti devono mettere a punto un piano di emergenza nel caso in cui risucceda un episodio del genere, prevedendo una viabilità alternativa che non sia né Schignano né Faltugnano. È importante verificare se provvisoriamente si possa creare uno sfogo per la Vallata di fronte ad emergenze del genere. C’è bisogno di un collegamento moderno che ci porti fino a Prato, ma ci sono altre idee per creare altre vie di accesso ed uscita". Vignolini ricorda che nel 1979 fu fatto a Montepiano un convegno che aveva come tema la 325 e lo sviluppo della Valbisenzio, organizzato dal gruppo consiliare Dc. Un documento che non fu preso in considerazione: un’occasione sprecata perché potevano essere tempi giusti in cui le amministrazioni avrebbero potuto fare qualcosa. "E’ un problema che si trascina da troppo tempo – conclude Vignolini – Purtroppo non c’è mai stata un’unità di intenti, ciascuno ha guardato al proprio orticello a livello comunale. Spero che quei cittadini scettici di fronte alle nostre richieste di viabilità alternativa, e che hanno patito i nostri stessi problemi, abbiano a che riflettere nel futuro prossimo".

Sara Bessi