Le eccellenze fanno scuola Il liceo del Made in Italy? Il Datini è un passo avanti

La premier Meloni ha presentato l’idea al Vinitaly. Prato ci aveva già pensato. Santagati, ex dirigente dell’Alberghiero, nel 2016 ha dato vita al progetto.

Le eccellenze fanno scuola  Il liceo del Made in Italy?  Il Datini è un passo avanti

Le eccellenze fanno scuola Il liceo del Made in Italy? Il Datini è un passo avanti

La premier Meloni di recente ha annunciato il liceo Made in Italy. Il governo con questo progetto rilanciato solo pochi giorni fa in occasione del Vinitaly e già sbandierato in campagna elettorale, punta a creare professionalità che operino per promuovere e difendere le eccellenze italiane nel mercato globale. Esattamente il leitmotiv che ha animato Daniele Santagati (foto), ex dirigente dell’istituto Alberghiero Datini quando nel 2016 ha dato vita alla rete Made in Italy, ottenendo dall’Europa mezzo milione di finanziamento. Grazie all’intuizione del poliedrico dirigente oggi in pensione, i suoi studenti hanno potuto vivere l’esperienza di viaggi all’estero per esportare le eccellenze italiane: dalla pizza al pane passando per primi piatti e secondi tutti rigorosamente preparati con ingredienti a chilometro zero. Il 25 gennaio FdI ha depositato il disegno di legge ’Delega al governo per l’istituzione del liceo del Made in Italy’. Un’idea che ricalca quando fatto dalla scuola pratese a lungo capofila del progetto che ha coinvolto numerosi istituti alberghieri dello stivale. "L’obiettivo era quello di esportare le eccellenze enogastronomiche italiane nel mondo, difendere i nostri prodotti e la nostra tradizione e offrire ai ragazzi competenze specifiche in questo senso", commenta Santagati.

"La proposta lanciata dal premier Meloni è in linea con quanto abbiamo fatto e la scuola sta ancora facendo grazie al progetto Made in Italy. Oggi la scuola capofila è uno degli istituti fondatori, l’Alberghiero di Santa Cesarea Terme di Lecce, e il Datini è nella rete. Tra l’altro con il ministero degli Esteri abbiamo un dialogo aperto sulla creazione del liceo del gusto che ricalca la filosofia di promuovere le eccellenze italiane". Lo scopo di questi viaggi che proseguono dal 2016 è quindi quello di promuovere le eccellenze italiane nel mondo attraverso la scuola. "Il potenziale motivante di queste attività in varie nazioni, e non solo, è enorme sia sugli allievi che sui docenti – aggiunge Santagati –. Per i giovani è uno strumento in più per migliorare la propria preparazione. La professionalità non si improvvisa, soprattutto nel campo delle eccellenze enogastronomiche. Contribuire a formare gli operatori e gli esperti di domani, dando loro l’opportunità di vedere da dietro le quinte quanto lavoro c’è nell’attività di promozione del territorio è un’ottima spinta all’economia". La premier Meloni presentando il liceo del made in Italy ha detto che sarà "quello più legato alla cultura italiana". "Vogliamo valorizzare il legame che esiste tra la nostra cultura, i territori e la nostra identità" ha spiegato. Tra le materie previste ci sono enogastronomia, moda, diritto, economia politica e informatica. Gli studenti del Datini sono un passo avanti. Chissà che non possano davvero diplomarsi in Made in Italy.

Silvia Bini