All’asilo nido "L’Albero Verde" domani sarà il giorno del rientro per tanti bambini ma la festa è a metà. I genitori chiedono infatti al Comune di Poggio a Caiano di "mantenere la continuità e la stabilità nell’ambiente educativo perché l’asilo è uno dei primi e fondamentali passi nel percorso formativo dei piccoli". Il nido, infatti, riapre con la gestione prorogata della cooperativa Alambicchi, mentre a novembre si saprà il nome del nuovo gestore che potrebbe essere ancora Alambicchi come un’altra cooperativa. E’ possibile, dunque, un cambio in corsa ed è questo che preoccupa le famiglie, cioè la mancanza di certezze sulla continuità del servizio.
I genitori hanno raccolto oltre 200 firme, a luglio sono stati ricevuti in Comune e ad agosto hanno scritto al sindaco Riccardo Palandri. "L’attuale gestione del nido L’Albero Verde – scrivono nella petizione – fornisce un ambiente sicuro, accogliente e stimolante per i nostri figli e i bambini della comunità da molti anni. La qualità del servizio offerto è stata riconosciuta da tutti noi e ci ha aiutato a costruire una solida base per lo sviluppo dei nostri figli. Un cambio di gestione improvviso potrebbe avere un impatto negativo sulla loro crescita e sviluppo, oltre a causare disagi e incertezze per noi genitori e familiari. I rapporti di fiducia e affetto costruiti tra bambini ed educatrici attuali potrebbero essere compromessi, portando alla perdita di un ambiente familiare e accogliente in cui i nostri figli si sentono al sicuro. Chiediamo al Comune di prendere in considerazione la nostra richiesta e di adottare tutte le misure necessarie ad evitare un eventuale cambio di gestione del nido durante l’anno educativo in corso".
Il sindaco ha risposto scrivendo alle famiglie, evidenziando anche il fatto che nella petizione ci siano nomi di cittadini residenti in altre Regioni e pure all’estero e ricordando che nel mese di luglio l’assessore Cataldi aveva illustrato alle famiglie la situazione. "La nuova amministrazione – spiega Palandri – si è insediata il 26 maggio ed ha preso coscienza della gestione ormai scaduta e solo tecnicamente prorogata del nido. Ci siamo subito adoperati per garantire un servizio essenziale nonostante i ritardi accumulati da chi ci aveva preceduto. La procedura è stata gestita in modo da garantire la continuità del servizio, come previsto dalla legge. Non è garantito che il gestore sia sempre lo stesso, anche perché, è bene ricordarlo, stiamo parlando di bandi e valgono i principi della rotazione e della concorrenza".
M. Serena Quercioli