
Ladri (foto di repertorio)
Prato, 9 gennaio 2020 - I ladri sono tornati in azione dopo le feste e hanno ripulito di oggetti d’oro due villette, una a Poggio a Caiano e l’altra a Comeana. In entrambi i casi, i colpi sono stati pianificati studiando gli orari di uscita dei proprietari e disattivando con estrema abilità e sveltezza il sistema d’allarme. Il primo furto è stato messo a segno venerdì scorso, la sera, in una villetta di Poggio a Caiano in zona via don Milani. I ladri hanno forzato una porta finestra e hanno rovistato in tutte le stanze. Alla fine se sono andati con un orologio, diversi oggetti d’oro e circa 1000 euro in contanti. Disperata la proprietaria : "Adesso non abbiamo più niente veramente. Ma il danno più grosso è quello morale, affettivo delle cose mancanti e il trauma che rimane. Il senso di disgusto quando entri in casa e di insicurezza, cosa che invece non può e non deve succedere a casa propria. C’è bisogno di sicurezza a Poggio a Caiano da sempre e questa non c’è. Non abbastanza". Martedì sera un altro colpo, questa volta a Comeana in via Montefortini. I ladri sono entrati fra le 17,30 e le 18,45 quindi quando era già buio ed erano sicuri che in casa la famglia non c’era. Prima hanno provato a entrare dalla porta principale ma forse si sono resi conto che avrebbero fatto troppo rumore per aprirla e allora si sono diretti alla porta-finestra del salotto. I ladri erano più di uno perché in quel momento si è reso necessario disattivare l’allarme senza che il segnale arrivasse sul cellulare del proprietario. Alla finestra è stato disattivato l’allarme esterno utilizzando la schiuma, poi una volta dentro hanno sbarbato tastiere e sensori volumetrici e smantellato la batteria interna. I complici nel frattempo rovistavano nelle stanze e hanno trovato solo oggetti in oro. In quella villetta c’era il cane che, però, i proprietari avevano chiuso in cucina dove l’animale è rimasto: i ladri non hanno aperto la porta ma sicuramente erano preparati anche ad affrontare in qualche modo la presenza del cane. "Per fortuna - dicono i proprietari che hanno scoperto il furto al rientro a casa - non hanno fatto del male al cane ma sono stati un fulmine perché con l’allarme volumetrico inserito non è partita nemmeno la chiamata sul cellulare". Il cane di Comeana non ha fatto insomma la fine del Chihuahua del bergamasco: durante un furto in una casa, avvenuto sabato scorso, il canino cominciò ad abbaiare e finì affogato dai ladri nel water. Sia a Poggio sia a Comeana sono intervenuti i carabinieri per i rilievi. Nell’ultimo mese nei Comuni medicei c’è stata una ripresa dei furti nelle abitazioni, tentati o andati a buon fine, oltre alla rapina ai danni di un cuoco cinese che a Seano in piena notte rientrava dal lavoro. L’uomo, la notte del 26 novembre scorso, fu picchiato e rapinato della borsa da quattro uomini incappucciati in un rientro della via Baccheretana. E’ cresciuta nelle singole abitazioni la tendenza ad installare sistemi d’allarme e porte blindate mentre nei condomini invece c’è molta preoccupazione: "Quella rapina nel piazzale condominiale ai danni di un inqui lino cinese – dice Fabio Cintolesi, amministratore di concominio – ha fatto crescere la preoccupazione in diverse famiglie. Però nei condomini direi che prevale la rassegnazione in questo momento più che la voglia di investire in ulteriore sicurezza. Puoi blindare la casa come vuoi ma quell’uomo l’hanno aspettato sotto casa". A Carmignano sono attive una trentina di telecamere e altre tre sono state acquistate di recente, specifiche per la lettura delle targhe ma ancora non sono operative. E’ stato rafforzato anche a Poggio a Caiano il sistema della videosorveglianza con un investimento, nel 2019, di oltre 50mila euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA