REDAZIONE PRATO

L’acqua di notte non c’è "Doccia con le bottiglie"

Un condominio di via arcivescovo Limberti lotta da mesi con cali di pressione. L’azienda del servizio idrico promette interventi per risolvere il problema.

"Venerdì scorso mia madre è stata costretta a lavarsi utilizzando l’acqua delle bottiglie di plastica acquistate al supermercato, perchè dalla doccia non ne sgorgava abbastanza. E francamente trovo che tutto ciò sia assurdo, tanto più che la situazione si ripete da mesi". E’ la storia di Gianluca Pini e di un intero condominio di via Arcivescovo Limberti che sistematicamente, da sei mesi a questa parte, ogni sera si ritrova senz’acqua.

Sei nuclei familiari, quindici persone che dalle 21 alle 6 della mattina successiva non possono lavare i piatti, fare un bagno decente né bere direttamente dal rubinetto, utilizzando il decalcificatore. Ed è proprio qui la particolarità: l’incoveniente sin qui ha riguardato esclusivamente le ore notturne.

"Durante il giorno non abbiamo riscontrato problemi. L’acqua non manca mai – spiega Pini – le dolenti note arrivano ogni sera, più o meno dalle 21 in poi. Dallo scorso gennaio, quando l’intoppo si è verificato per la prima volta, restiamo sempre a secco. Sino alla mattinata seguente, quando tutto sembra tornare alla normalità. E invece poi arriva la sera e torniamo sempre al punto di partenza".

I condomini hanno ovviamente provveduto ad informare Publiacqua, già prima del lockdown: "Inizialmente si pensava che le cause fossero da ricercare nell’otturazione delle valvole o che dipendesse tutto da un malfunzionamento dei contatori – continua Pini – i tecnici hanno provveduto al cambio. I risultati, purtroppo, non sono stati quelli sperati". L’acqua, insomma, continua a latitare durante la notte. "Un problema come questo si sente ancora di più in piena estate, con tutti i disagi del caso – conclude Gianluca – ci auguriamo di arrivare ad una soluzione nel minor tempo possibile".

E Publiacqua? Dopo i controlli del caso, gli addetti hanno individuato la causa in un calo di pressione. "A seguito delle verifiche eseguite si è riscontrato un valore di pressione di poco inferiore al valore storico. Questo potrebbe aver determinato in alcune utenze, in particolare se con impianti interni vecchi, prive di autoclave o con serbatoio di accumulo ai piani alti degli immobili, un acuirsi del fenomeno con maggior percezione della riduzione – si legge nella nota dell’azienda – Per garantire l’approvvigionamento alle utenze che ancora percepiscono occasionalmente la riduzione della pressione si è provveduto a modificare la gestione del sistema idrico". Il primo passo verso la risoluzione sembrerebbe essere stato compiuto, se non altro. I residenti, però, continuano ad incrociare le dita.

G.F.