REDAZIONE PRATO

La stangata della rimozione auto: una svista può costare 190 euro

Il carro attrezzi è un vero business. Il confronto con Pistoia e Firenze

Rimozione forzata

Prato, 17 novembre 2015 - Lasciare l’auto in divieto di sosta con rimozione forzata può costare quanto un weekend al mare. E’ successo a un nostro lettore, Leonardo Cangioli che si è ritrovato a pagare 190 euro per essersi dimenticato la macchina parcheggiata domenica mattina in viale Piave, dove era in programma un mercato straordinario e vigeva per l’occasione la rimozione forzata. La beffa è che a fronte di una multa di 27 euro (se saldata entro 5 giorni) Cangioli ha dovuto pagare ben 163 euro di costi per l’intervento del carro attrezzi. In pratica la rimozione forzata costa ben sei volte in più della multa elevata dalla municipale. Dal Comune spiegano che «si tratta di tariffe ministeriali» ma resta comunque il salasso per gli automobilisti.

A far lievitare il costo è stato prima di tutto il fatto che si trattava di un giorno festivo e quindi le tariffe erano maggiorate del 30%. Nel dettaglio l’automobilista ha pagato 25 euro per il diritto di chiamata, 51 euro per le operazioni di carico e scarico e 5,16 euro a chilometro come indennità per chi svolge il servizio di rimozione. Infine ci sono 6 euro per la custodia del mezzo e il 22% di Iva. Si arriva così a 163 euro, ai quali si sommano i 27 di multa, per un totale di 190.

A Firenze comunque la situazione non va meglio. E in base alla distanza dal deposito comunale si possono raggiungere pure i 200 euro di costi di rimozione. Il diritto di chiamata è infatti di 21 euro, le operazioni di carico e scarico ne costano 40, mentre al chilometro la tariffa è di 5 euro. La sera e nei festivi i costi vengono maggiorati del 30%. Quindi si paga qualche euro in più rispetto a Prato. A Pistoia le cose per gli automobilisti vanno invece meglio, visto che ci sono tariffe più vantaggiose rispetto alla nostra città.