Nella farmacie presto si potranno ritirare i referti degli esami, si potrà scegliere oppure procedere a cambiare il medico di famiglia ed il pediatra.
Sono queste alcune delle opportunità tradotte in servizi di prossimità al cittadino che contempla il rinnovo dell’accordo Cup per i prossimi tre anni tra Regione Toscana, Asl, Federfarma Toscana e Cispel Toscana. Più servizi, dunque, rispetto al precedente patto, che era stato siglato nel 2017: un accordo che porterà maggiori vantaggi ai cittadini nel rendere più facilmente fruibile e più vicina la sanità, che troppo spesso è ad ostacoli.
"La farmacia, così, si conferma un presidio fondamentale ed insostituibile anche nelle aree interne – afferma Pietro Brandi, presidente Federfarma Prato – In farmacia si verrà, non solo per acquistare i farmaci, ma anche per accedere a numerosi altri servizi". " E’ un accordo molto importante – prosegue ancora Brandi – in quanto consente ai cittadini di rivolgersi alle farmacie convenzionate per prenotare, con una ricetta dematerializzata, visite specialistiche ed esami clinici tramite il Cup e l’attivazione e lo sblocco della tessera sanitaria. Il patto prevede di attivare in un breve lasso di tempo anche altri tipi di funzioni che rientrano nei parametri della cosiddetta farmacia dei servizi".
Molto presto, una volta aggiornata la piattaforma informatica regionale da parte della Asl, saranno attivati le nuove prestazioni, tra cui ritirare il kit e le istruzioni per il prelievo e la riconsegna del campione per lo screening del tumore del colon retto. L’eventuale prenotazione con ricetta rossa cartacea resta a discrezione della farmacia, non essendo più prevista dall’accordo regionale.
"Le farmacie, con la loro diffusione capillare sul territorio regionale – ha commentato l’assessore al Diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini in una nota, indicando la filosofia che ha animato il nuovo accordo – rappresentano un’opportunità per garantire canali di accesso ai servizi sanitari rivolti alla cittadinanza, grazie anche alla presenza di personale specializzato.
Con questo patto si intende dunque rafforzare la rete delle farmacie, specialmente in quei territori più lontani dai centri urbani e quindi meno appetibili dal punto di vista di commerciale, e la loro funzione di presidio sanitario di prossimità, mantenendo equi livelli di accesso ai servizi sanitari in tutta la Toscana".
Le tariffe dei rimborsi per i servizi sono state differenziate, con una maggiore attenzione per le farmacie dei piccoli centri (quelle cosiddette disagiate e rurali): un aiuto ai territori svantaggiati, ma anche al sistema sanitario regionale nel suo complesso per il supporto offerto.
Le farmacie che forniranno i servizi previsti dall’accordo saranno riconoscibili dai cittadini grazie ad un logo identificativo che dovrà essere esposto in un luogo ben visibile agli utenti e che sarà promosso grazie ad una campagna di comunicazione, curata dalla Regione Toscana in accordo con le farmacie stesse aderenti all’iniziativa.
L’obiettivo, condizione indispensabile per la prosecuzione del progetto, è che le farmacie, entro il 31 dicembre dell’anno in corso, incrementino complessivamente del 50 per cento le prenotazioni fatte tramite Cup, passando dall’attuale 10 per cento delle prenotazioni al 15 per cento sull’intero territorio regionale.
Sara Bessi