La profezia di Mario Dini: "Nessuno mi ha ascoltato"

L’ex assessore: "Il Monteferrato senza alberi un rischio. Andrò fino in fondo" .

La profezia di Mario Dini: "Nessuno mi ha ascoltato"

La profezia di Mario Dini: "Nessuno mi ha ascoltato"

"Ci sono migliaia di pini che muoiono: perché non è stato fatto uno studio per capire cosa può succedere in caso di bomba d’acqua? Se vengono giù tanti millimetri di pioggia tutti assieme cosa può accadere a Galceti, Bagnolo e Figline che sono alle pendici del Monteferrato se non si piantano altri alberi, ad esempio i lecci, che c’erano nel ’700?".

Mario Din lo ha detto pubblicamente tre anni fa, in un’intervista alla Nazione. E lo ripete oggi, con rabbia e amarezza. "Abito in via di Galceti, a pochi metri dalla Bardena – racconta –: sono bastati cinque minuti di pioggia incessante per farla tracimare e cinque minuti dopo che ha smesso di piovere è calata di circa un metro. L’ho visto con i miei occhi. Lo stesso è successo per il Bagnolo. Questi sono i fatti. La Bardena riceve esclusivamente, qui da noi, l’acqua del Monteferrato e sono convinto che la presenza di alberi avrebbe potuto limitare il disastro. Ho più volte scritto all’amministrazione comunale dei rischi che si correvano, inutilmente. Quando ho visto le previsioni meteo e l’acqua salire, nel pomeriggio, ho chiamato la polizia municipale: attenzione, se continua così qui sarà un disastro. Non mi hanno ascoltato. Purtroppo avevo ragione".

Mario Dini è la memoria storica della sinistra pratese, per tredici anni è stato assessore ai tempi del Pci, per due decenni presidente di Consiag, ed è tra i dieci fondatori del Pd di Prato, di cui è stato il primo tesoriere. Ha più di 90 anni e di tutto si ricorda. Nel 1966, nei giorni della grande alluvione di Firenze, era assessore ai lavori pubblici e alla protezione civile. "Anche allora il Bisenzio faceva paura, ma i danni e i problemi vennero nella zona sud, per l’Ombrone. La Bardena era al limite, ma non è tracimata. E gli alberi c’erano", aggiunge. "E’ evidente che dopo 57 anni tutto è cambiato: troppo cemento dappertutto nella Piana e manutenzioni credo insufficienti. Quando capitano disgrazie come queste nessuno è responsabile, ma io andrò avanti. Se ci sono responsabilità tecniche o politiche – conclude – i pratesi hanno il diritto di sapere di chi sono".

an.be.