LEONARDO MONTALENI
Cronaca

La piazza piena, i cori, l’orgoglio di esserci Entusiasmo Prato: la festa dei tifosi ritrovati

Ottocento persone alla presentazione della squadra che punta a tornare nel professionismo. "Non potevamo più sopportare l’indifferenza"

di Leonardo Montaleni

L’orgoglio di Prato si è risvegliato. Un fiume biancazzurro ha invaso piazza San Francesco. Cori, striscioni, fumogeni, bandiere, tamburi. Entusiasmo alle stelle. Voglia di esserci e partecipare a una festa di liberazione. Almeno 700-800 sostenitori si sono radunati ieri sera per dare il via al nuovo corso, ad una nuova storia della società, dopo gli oltre 40 anni trascorsi con la famiglia Toccafondi al comando. Tifosi e ultras hanno risposto presente alla chiamata delpresidente Stefano Commini e del direttore generale Ivano Reggiani, partecipando dentro e fuori dallo spazio delimitato dalle transenne alla festa di presentazione dell’Ac Prato 1908. Volti noti, degli irriducibili, ma anche volti di tanti "tifosi di ritorno", che la fede per il Prato non l’avevano persa mai, ma che non si riconoscevano più in quella squadra, non a caso ribattezzata "Toccafondese". Di certo la nuova proprietà del Prato ha già segnato il primo gol, riuscendo a riavvicinare la squadra alla città. "Grazie di cuore, perché io questa piazza così piena non me l’aspettavo", ha esordito Commini rivolgendosi ai tifosi con una certa emozione. "Abbiamo cambiato tutto, io e Ivano Reggiani. Abbiamo fatto una bella squadra, con un ottimo staff. Aspettiamo soltanto che il sindaco ci dica quando potremo entrare al Lungobisenzio". Sul palco i dirigenti biancazzurri hanno mostrato le nuove maglie sponsorizzate Estra, poi incalzati dalle domande di Diletta Bitorzoli, Stefano Chini e da un ospite d’eccezione come Jimmy Ghione. "Ci credevo fin dal primo giorno e ho avuto ragione. Questi tifosi sono fantastici", le parole di Reggiani. "La palla è rotonda, ma cercheremo di farla rotolare dalla parte giusta. La serie D è l’anticamera dei campionati più importanti. Domenica avremo la prima partita a Rimini e aspettiamo i tifosi con lo stesso entusiasmo". Poi è stata la volta del sindaco Biffoni: "Conosco chi siamo. Era un sacco di tempo che aspettavamo una serata in questo modo. La città torna finalmente a volere bene alla propria squadra di calcio . L’unica cosa che non potevamo più sostenere era l’indifferenza". Al microfono è intervenuto anche Mario Presenti, la voce più storica del Prato, il pioniere che seguiva per Radio Prato le partite già dagli anni ’70: "Presidente ci faccia vedere quello che non si è mai visto". E poi Fausto Oliva, forse il più grande campione della storia dell’Ac Prato, venuto da Milano per la serata e accolto con gli stessi cori che lo accompagnavano in campo. Non sono mancati gli applausi per l’indimenticato Paolo Cecconi, scomparso qualche tempo fa, per Paolo Rossi e per il tifoso Matteo Ventisette. A rappresentare l’orgoglio della città c’erano anche l’ex campione italiano dei super welter, Francesco Di Fiore, e alcuni calcianti della Palla Grossa. Un degno aperitivo, condito dalle strofe del rapper Blebla (con tanto di coro "Ma che bello è...", per la presentazione, uno per uno, dei calciatori della prima squadra allenata da Luigi Pagliuca. Che ha voluto ricordare: "Qui ho vinto un campionato da giocatore (era la stagione 20012002, ndr), proverò a farlo anche da allenatore". A chiudere la serata, immancabile il coro: "Chi non salta è pistoiese".