La ‘partita’ dei tifosi "Stadio, brutta figura lasciare fuori i bambini" Ma Biffoni non ci sta

La Curva: "Troviamo soluzioni". Ma il sindaco: "Investimenti? Se si sale"

La ‘partita’ dei tifosi  "Stadio, brutta figura  lasciare fuori i bambini"  Ma Biffoni non ci sta
La ‘partita’ dei tifosi "Stadio, brutta figura lasciare fuori i bambini" Ma Biffoni non ci sta

"La partita di lunedì scorso tra le nazionali Under 20 di Italia e Germania ha messo in evidenza ancora una volta lo stato pietoso in cui versa il Lungobisenzio. E la cosa che fa più male è che la figuraccia è stata fatta, prima che a livello regionale e nazionale, nei confronti di tanti bambini pratesi che non hanno potuto assistere alla partita, perdendosi la prima mezz’ora di gioco". Ci va giù duro il Direttivo Curva Ferrovia Matteo 27, che in un comunicato diffuso tramite la sua pagina Facebook torna a parlare dello stadio di via Firenze. "Circa 300 tra bambini e genitori sono rimasti fuori e non osiamo immaginare cosa sarebbe potuto succedere se la partita fosse stata giocata di sera. E tutto questo perché l’impianto della seconda città della Toscana e terza del centro Italia ha una capienza da oratorio – insistono gli ultras del Prato -. A questo si aggiunge la curva senza copertura, con seggiolini vecchi e sporchi. Per non parlare del ‘bar’. Una stanza fredda d’inverno e rovente quando il sole picchia, ricavata in un magazzino. Lo stadio, che è comunale e non privato, deve rispecchiare se non la squadra che ci gioca, almeno la città che ne è proprietaria. E ricordiamo che può benissimo essere usato anche per concerti e altri eventi". Infine una proposta all’indirizzo del sindaco e di tutta la città: "Invitiamo il sindaco, tutte le forze politiche e quanti hanno a cuore questo problema davanti a un tavolo, a palazzo comunale, dove potersi confrontare e passare dalle (tante) parole ai (pochi) fatti – concludono i tifosi -. Sono invitati anche gli imprenditori e i privati che abbiano reale voglia di investire e poter dar lustro, non solo a parole, al nome della città".

Immediata la risposta del sindaco Matteo Biffoni: "Sono d’accordo con i ragazzi della curva. Nemmeno a me il Lungobisenzio piace così. L’ho detto e ridetto a tutti coloro che alle partite casalinghe del Prato me lo domandano. E ricevo volentieri i tifosi in palazzo comunale, anche se ci vediamo spesso al Lungobisenzio e non è certo un problema parlarsi – commenta il primo cittadino -. La partita della nazionale under 20 è stata un’eccezionale giornata di festa, un successo di pubblico ben oltre le aspettative. Ma è un’eccezione per il Lungobisenzio. Siamo sempre i soliti 6-700 tifosi, per adesso". Parla da innamorato del Prato, in parte, Biffoni, ma senza dimenticare la carica che ricopre: "Da tifoso capisco che i ragazzi della curva parlano con il cuore. Ma dovendo amministrare soldi pubblici sono pronto a fare gli investimenti sul Lungobisenzio non appena ce ne sarà la necessità – insiste -. Il Comune ha investito quanto necessario per rendere l’impianto adeguato - abbattendo le tribune inagibili, facendo la curva nuova, spostando il campo, eliminando la pista d’atletica, risistemando gli spogliatoi - a categoria e numero di tifosi. Se l’Ac Prato salirà di categoria, interverremo per fare uno stadio adeguato per la serie C. Se arriverà la B, faremo lo stesso. Gli investimenti delle amministrazioni sugli stadi sono sempre stati fatti quando le squadre sono arrivate nelle serie maggiori".

L. M.