
di Stefano De Biase
La moschea di piazza del Mercato Nuovo ha aperto le porte ai fedeli. Quasi quattro anni dopo l’acquisto del capannone di 930 metri quadri che in passato ospitava l’ex Calamai, l’associazione islamica ‘La Speranza’ (che nel frattempo si è registrata come organizzazione di volontariato) è riuscita a completare l’iter d’apertura del luogo di culto. Il 9 aprile è stata presentata la pratica edilizia di Scia, il 7 maggio è stata comunicata al Comune la fine dei lavori e il 18 agosto ottenuta l’agibilità. Per l’inaugurazione ufficiale della moschea, costata 460.000 euro, ancora non c’è una data precisa perché all’interno degli spazi di piazza del Mercato Nuovo mancano ancora gli arredi (è in corso un’ulteriore raccolta fondi fra i fedeli per l’acquisto).
Nel frattempo l’associazione ‘La Speranza’ ha deciso di consentire ai fedeli di iniziare a pregare all’interno della nuova moschea. "Ogni giorno abbiamo in media fra le 50 e le 70 persone che vengono qui a pregare", racconta il presidente dell’organizzazione di volontariato Ezzenati Abderrahmane. "Mentre il venerdì arriviamo fino a 300 fedeli. I numeri non sono ancora particolarmente grandi". Il presidente dell’ente di terzo settore si rivolge anche alla politica, provando a rasserenare gli animi, soprattutto nel centrodestra. "E’ un loro diritto essere preoccupati, ma non c’è nulla di cui temere", aggiunge Abderrahmane. "Noi avevamo semplicemente bisogno di un luogo in cui pregare. Qui non succede niente di irregolare". Così il Mercato Nuovo diventa ufficialmente la piazza della multiculturalità. Perché in un lato della piazza troviamo il tempio buddista e dall’altro la moschea islamica. "Ognuno avrà i propri spazi senza interferire con le attività degli altri", precisa il presidente. "Noi avevamo bisogno di un nuovo luogo di preghiera perché lo spazio in centro nel vicolo dei Gherardacci non era più sufficiente per tutti. Così abbiamo raccolto i fondi fra i fedeli per aprirne uno nuovo. Qui inoltre non ci sono difficoltà relative al parcheggio o di sovraffollamento sotto le case. La piazza è ampia e può accoglierci tutti". Una data ufficiale per l’inaugurazione della moschea non c’è ancora, ma da ‘La Speranza’ spiegano che appena possibile inviteranno stampa e istituzioni a visitare gli spazi. "Non c’è nulla da nascondere. Anzi abbiamo piacere che la città possa interessarsi alle nostre attività".
A questo proposito l’associazione ha chiesto e ottenuto un incontro in Comune per dare conto delle modalità di funzionamento e inaugurazione della moschea. "L’amministrazione comunale già dalla precedente giunta ha sempre seguito l’iter dei lavori", spiega l’assessore Simone Mangani. "Almeno dall’esterno non c’è alcuna connotazione differente rispetto all’aspetto precedente dell’edificio (il riferimento è alla richiesta iniziale dell’associazione di costruire un minareto, bocciata dal Comune, ndr). In città ci sono migliaia di persone di fede musulmana e se hanno un luogo di culto adeguato siamo tutti tranquilli e soddisfatti rispetto ad avere situazioni di più difficile gestione. Quindi non posso che dare il benvenuto a questa iniziativa".