REDAZIONE PRATO

La mostra che fa discutere: "Non è adatta ai minori". Il Pecci farà più controlli

Una visitatrice del 1° gennaio ha trovato all’interno famiglie con bambini "Le opere di Loius Fratino dal contenuto erotico esplicito non sono per tutti" .

L’inaugurazione della mostra nel settembre scorso al Centro Pecci Foto Attalmi

L’inaugurazione della mostra nel settembre scorso al Centro Pecci Foto Attalmi

Le provocazioni della mostra ’Satura’ di Louis Fratino non sono passate inosservate il primo giorno dell’anno. La mostra dell’artista statunitense, aperta nel settembre scorso, in occasione del 1° gennaio aveva l’ingresso a 1 euro e al Pecci sono entrate oltre 600 persone. C’è un cartello, posizionato prima di entrare nella sala, che avverte: la visione è per un pubblico adulto. Tante famiglie però si sono riversate al Pecci e vuoi per la distrazione del giorno di festa, vuoi perché il cartello può esser stato coperto dalla folla, una volta dentro qualcuno è rimasto sbigottito. Senza parole. Non è una mostra per tutti: è un percorso che si sofferma su nature morte, nudi maschili, amplessi espliciti di natura omosessuale, paesaggi esterni e scene di interni pieni di oggetti di vita quotidiana. Una lettrice ha raccontato il suo disgusto, in particolare per non aver protetto i minori: "Il 1° gennaio - scrive Ambra - mi sono recata al Centro Pecci, come tante persone per visitare il museo, visto che era ad un euro. Sono entrata nella sala dove sono esposti quadri dell’artista Fratino: ci sono rapporti espliciti di sesso. Non c’era un cartello come prevede il regolamento, che spiegava e vietava l’ingresso ai minori. Non si può accettare: questa è una forma di violenza per un adulto figurarsi per i minori. Non possiamo accettare passivamente tutto". La direzione del Pecci chiarisce che il cartello è esposto all’ingresso della sala ma dalla prossima settimana il personale della biglietteria e lo staff farà attenzione e avvertirà le famiglie con minori.

M.S.Q.