
La mensa intelligente. Il Pin entra nel futuro. Si ordina con la app e il pranzo arriva pronto
Quando la tecnologia va in soccorso delle infrastrutture. è il caso del Pin che ha puntato su un sistema intelligente di prenotazione e preparazione dei cibi per ovviare al problema annoso della mancanza della mensa. La popolazione studentesca cresce, sono circa 1700 le persone che ogni giorno frequentano l’Università di Prato, e la mancanza di un punto ristoro a servizio dei vari corsi e master stava iniziando a diventare un problema. Da qui la scelta di affidarsi ad un sistema innovativo, in attesa che possa essere realizzata una vera e propria mensa universitaria. Si chiama locker food, ad è una sorta di take away prenotabile tramite app che lascerà i pasti in armadietti refrigerati all’interno del Pin. I ragazzi potranno poi scaldarsi i cibi in forni a microonde in dotazione.
La soluzione è stata proposta da Ardsu (azienda per il diritto allo studio della Toscana) e permette finalmente di aggirare l’assenza di una mensa universitaria. A gestire i frigoriferi, che saranno dei ’food locker’, sarà la stessa azienda che cucinerà i pasti, la Cirfood: il meccanismo è semplice ogni giorno gli studenti prenoteranno e pagheranno i piatti tramite una app e successivamente li troveranno direttamente nel box loro dedicato. I frigoriferi intelligenti sono già stati installati all’interno del Pin ed entreranno in funzione dalla prossima settimana. Attualmente il sistema è in fase di rodaggio e sperimentazione. Pochi giorni e finalmente anche i ragazzi del Polo universitario avranno l’opportunità di mangiare direttamente in sede.
La sala studenti al primo piano sarà a disposizione di quanti vorranno fermarsi per il pranzo così come chi vorrà potrà scaldare le pietanze nei forni in dotazione.
"’ un modo per andare incontro alle necessità degli studenti offrendo il miglior servizio possibile - spiega la presidente del Pin, Daniela Toccafondi -. Siamo orgogliosi che l’Università di Firenze abbia scelto per questa sperimentazione proprio la sede di Prato che è sempre più votata all’innovazione. Con questo sistema andiamo incontro alle esigenze dei nostri ragazzi, si tratta di cibi con elevate garanzie dal punto di vista della qualità degli alimenti e in caso di esigenze particolari, come intolleranze".
Al momento sono stati installati 42 food locker refrigerati al piano terra del polo universitario: "Inizieremo con pochi pasti, però l’idea è che se questo sistema funziona, può essere esteso anche a numeri molto più grandi", aggiunge Toccafondi.
Una bella notizia visti i problemi più volte sollevati: il problema infatti non era da poco, gli studenti del Pin, infatti, hanno un unico luogo dove andare a pranzare ’a prezzi popolari’, ossia il Caffè Buonamici in piazza del Comune, con cui l’azienda del diritto allo studio da tempo ha stipulato una convenzione. 1.700 matricole per un solo esercizio commerciale convenzionato era davvero troppo.
Silvia Bini