WALTER BERNARDI*
Cronaca

La medicina non è una scienza Quindi non può avere certezze

Scientismo e relativismo sono due atteggiamenti opposti ma entrambi devono essere evitati

Prosegue dalla Prima

di Walter Bernardi*

Spesso e volentieri si confondono o si equiparano, nella discussione pubblica, i concetti di medicina e scienza come se fossero la stessa cosa, ma non è così. Giustamente gli antichi greci, che hanno inventato l’una e l’altra, dicevano che la medicina era una ’techne’, cioè una pratica, e la scienza una ’episteme’, cioè una forma di conoscenza certa. E oggi, volendo definire la medicina ‘scientifica’, si usa l’acronimo inglese Ebm (’Evidence based medicine’), per dire che la medicina si basa su diverse discipline scientifiche (fisica, chimica, genetica etc.), ma non è una scienza. La scienza si configura, infatti, come un rapporto tra un soggetto (conoscente) e un oggetto (conosciuto) esterno e indipendente, e quindi persegue la certezza oggettiva della realtà. Un obiettivo ambizioso, che purtroppo non è raggiungibile nel mondo dell’infinitamente piccolo, dove basta lo sguardo dell’osservatore per influenzare l’oggetto percepito. La medicina opera, invece, attraverso un rapporto tra due soggetti che interagiscono reciprocamente. Somministrando farmaci, il medico attiva, oltre alla mente, il sistema immunitario del malato, il quale reagisce in modi diversi e spesso imprevedibili per chi lo osserva. Questo spiega alcuni fenomeni apparentemente incomprensibili come l’effetto placebo, nel quale soggetti a cui è stata somministrata (senza che lo sappiano) una sostanza inerte, guariscono al pari di altri che hanno ricevuto il farmaco, e viceversa. Per questo vediamo che persone venute a contatto con il Covid si ammalano, altre no; alcuni non hanno sintomi, altri purtroppo muoiono. Al pari di tutti i famaci, i vaccini sono efficaci solo entro determinate percentuali, mai nel cento per cento dei casi: una cosa del tutto normale solo se teniamo presente quella che è la specificità del mondo vivente.

In conclusione, parlando di scienza e medicina bisogna evitare, a mio parere, di assumere due atteggiamenti opposti ed ugualmente deleteri, ma nei quali, ad esempio, non era caduto Newton: da una parte lo scientismo, secondo cui la verità assoluta è alla portata della nostra ragione; dall’altra il relativismo, per cui non esiste conoscenza, ma solo opinione. Medicina e scienza sono costruzioni umane, storicamente condizionate, ma per fortuna in continuo progresso; non sono, ahimè, nemmeno universalmente diffuse e accettate, ma sono l’unico strumento di cui disponiamo per sopravvivere in un mondo in cui, nonostante le nostre pretese e illusioni, virus e batteri dimostrano di essere molto più numerosi e forse più potenti di noi. Perché mutano in continuazione e si adattano all’ambiente circostante. Ma questa è tutta un’altra storia, per la quale bisognerebbe fare riferimento a un altro gigante della scienza di nome Charles Darwin.

*Docente di storia

della scienza