REDAZIONE PRATO

La maxi gru si mangia il vecchio ospedale

Al lavoro da venerdì il mezzo con un braccio di 43 metri. Fine lavori a maggio 2021. "Rumori e polveri contenuti nei limiti di legge"

E’ al lavoro da venerdì scorso la maxi pinza, con un braccio di 43 metri, che smonterà pezzo per pezzo i tre blocchi del Misericordia e Dolce. La Daf di Milano ha potuto accendere i motori della gru dopo l’approvazione della deroga al piano acustico per l’abbattimento delle parti più alte del complesso. Il primo intervento riguarda il lato dell’immobileche si affaccia su Sant’Orsola e via Carradori. Ieri mattina si è svolto un sopralluogo da parte del sindaco Matteo Biffoni e dell’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis, accompagnati dal responsabile del progetto di abbattimento Gianluca Gavazzi dell’Asl Toscana Centro, dal coordinatore per la sicurezza Michele Giovannetti e dal direttore dei lavori Massimiliano Bazzichi. Il cantiere sta lavorando a pieno ritmo già da alcune settimane - dalle 8 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 8 alle 13 - e adesso è entrato nel vivo con la maxi pinza che serve ad abbattere la struttura del vecchio ospedale. Grazie ad alcune gru più piccole sono state già abbattute l’ex pediatria e l’ex ufficio tecnico. Per il trasporto del materiale fuori dal cantiere vengono usati 15 camion per due viaggi al giorno. La demolizione avviene senza effetto "nuvola" di polvere, perché getti di acqua e collante naturale sparati con alcuni cannoni e dalle bocchette della gru si legano alle polveri e favoriscono la loro caduta a terra. I rumori sono entro i parametri di legge grazie all’uso di tecnologie come i demolitori pneumatici silenziati. Ci vorranno nove mesi per concludere l’intervento, che quindi vedrà il suo termine nel maggio del 2021. "Stiamo preparando la progettazione esecutiva del parco per andare a gara con i lavori di costruzione a demolizione terminata", spiega il sindaco. "Questo tornerà uno spazio verde com’era fino alla metà degli anni ’60: sarà il parco urbano dentro le mura storiche più grande d’Italia". "I lavori stanno procedendo velocemente e abbiamo adottato tutti gli accorgimenti possibili per tenere sotto controllo rumori, polveri e vibrazioni", dice Gavazzi. "Le centraline di misurazione indicano che i parametri sono rispettati, in caso contrario saranno adottate altre strategie di lavoro". Entro tre mesi dovrebbero essere demoliti i piani più alti. Si procederà verso il Collegio Cicognini, dove è già stata installata una barriera fonoassorbente alta otto metri, più un fonometro per la misurazione del rumore, poi l’ex pronto soccorso e il blocco a ovest a ridosso della parte più antica del Med.