Non solo piazza San Domenico, ma anche Stazione centrale, Serraglio, passerella. E poi ancora: lo spaccio che sta prendendo campo a Vergaio, frazione fino a ora tranquilla dove i residenti cominciano a vedere pusher, per lo più italiani, scambiarsi bustine sotto le finestre di casa. Per non parlare delle recenti segnalazioni legate al minimarket etnico di via Ferrucci che sarebbe diventato ricettacolo di tossici e sbandati che poi stazionano nelle vie limitrofe, fra via Fra Bartolomeo e via Tacca, costringendo i residenti ad assistere ad aggressioni, risse, spaccio oltre al degrado che ne consegue. Nell’elenco figura anche piazza Ciardi dove la novità sono gli spacciatori che girano con grossi molossi. Un fenomeno che comincia a impensierire residenti e commercianti. Si tratta di zone "sensibili" in cui la percezione della sicurezza comincia ad allarmare residenti e commercianti. La risposta dell’amministrazione comunale è arrivata quasi subito per quanto riguarda piazza San Domenico. Da qualche giorno sono partiti i pattugliamenti della polizia municipale insieme all’associazione nazionale Carabinieri, a quella della polizia di Stato e di volontariato e Protezione civile Oltre. Una iniziativa che piace ai cittadini ma che non può risolvere gli annosi problemi di alcune strade e piazze del centro storico o delle frazioni in periferia. D’altronde l’ultima classifica del Sole 24 Ore sull’indice di criminalità non premia la provincia di Prato con il suo modesto settimo posto in negativo a livello nazionale. Rapine, danneggiamenti e tentati omicidi hanno fatto schizzare in alto i numeri.
"Da parte della prefettura (ente competente per l’ordine e la sicurezza, ndr) c’è la massima attenzione sull’aspetto della sicurezza – è intervenuta la prefetta Michela La Iacona –. Dal mio insediamento ho proseguito nel solco che era già stato tracciato. Ho presieduto svariati comitati per l’ordine e la sicurezza e ho trovato collaborazione non solo con le forze dell’ordine ma anche con tutti i sindaci". Fra le iniziative assunte La Iacona ricorda i controlli straordinari per la movida estiva e tutti gli eventi del Settembre, l’interdittiva antimafia assunta nei confronti di due aziende del territorio.
"Abbiamo adottato stringenti misure di controllo coordinato con tutte le forze di polizia, e il concorso della polizia municipale, su tutto il territorio focalizzandoci sul profilo della prevenzione dei fenomeni delinquenziali – aggiunge – L’ottica è di massima attenzione: posso garantire che nessun segnale viene trascurato. Anzi, abbiamo ben presente quali sono i punti sensibili. Gli interventi ci sono, ’nessuna volante passa per caso’". In merito alla classifica sull’indice della criminalità, la prefetta spiega che "si tratta di dati riferiti al 2023" quando ancora non aveva preso possesso dell’incarico in città e che denota "un alto senso civico dei cittadini che denunciano di più". "Raccogliamo tutte le segnalazione – prosegue –, sulle materie di competenza della prefettura c’è massima attenzione".
Intanto Aldo Milone, ex assessore alla Sicurezza di Prato Libera e sicura, commenta l’iniziativa dei pattugliamenti in San Domenico. "Dopo la pubblicazione della classifica sull’indice della criminalità, la sindaca Bugetti, con il vicesindaco Sindaco Faggi che ha la delega alla polizia municipale, ha cercato di trovare una soluzione formando delle pattuglie miste, municipale e associazioni, per il controllo del territorio. Una soluzione impropria e non prevista dalla legge, anzi “fuorilegge” e mi dispiace avallata dal comandante della municipale. I volontari svolgono un ruolo importante in materia di Protezione civile ma non rivestono la qualifica di agenti di polizia. Cosa succederà se un volontario venisse ferito durante un controllo? Chi ne risponderà? Mi meraviglio che la prefetta non sia ancora intervenuta per fermare questa assurda soluzione".
Laura Natoli