Ricordare, ringraziare, fare comunità. Niente da festeggiare ma un’occasione per riconoscere l’instancabile opera della macchina di protezione civile e tutto il sistema prezioso di volontariato, che non si è mai risparmiato in quei drammatici giorni. Il cielo si tinge di grigio e, mentre persiste una nuova allerta meteo arancione, a palazzo si presenta una due giorni di ricordo e ringraziamento: sabato 2 e domenica 3 novembre. L’alluvione sul territorio di Prato e provincia, un anno dopo. C’è un cuore generoso che batte in questa città ed è quello che ha permesso di dare una mano a 385 nuclei familiari (quasi la metà residente a Prato, seguita da Montemurlo). Tutto questo grazie alle donazioni al Comitato Città di Prato Pro Emergenze (525 bonifici da cittadini e associazioni), con uno stanziamento di 210mila euro attraverso due bandi, per una media di 545 euro di aiuti ricevuti da ciascuna famiglia. Fra i benefattori, anche imprenditori che hanno devoluto i fondi destinati alle cene di Natale: il canale delle donazioni è ancora aperto. Anche perché, secondo i dati forniti dal presidente del comitato Daniele Rosati, a fronte di 451 richieste ammesse mancano ancora all’appello 66 famiglie da sostenere. Il 2024 come anno di ricostruzione mentre il rischio idrogeologico è sempre dietro l’angolo. Lo sanno la sindaca Ilaria Bugetti e il suo vice Simone Faggi. "Ho ereditato un sistema di protezione civile di cui vado orgogliosa. Queste due giornate di ringraziamento diventano un segno di riconoscenza importante da parte di tutti i cittadini, un messaggio di sicurezza in un momento in cui mancano le sicurezze sui lavori da fare, al netto delle risorse comunali messe a disposizione e a quelle messe in campo dal Genio civile", sottolinea la prima cittadina.
Ammontano a 12 milioni di euro, in particolare, i lavori eseguiti e quelli programmati finora sostenuti solo con risorse comunali e fondi della Regione attraverso il Genio civile. Parola d’ordine: snellire l’iter burocratico. "Lo chiederò al Governo – ribadisce Bugetti - Le opere di sicurezza idraulica non possono seguire lo stesso iter di un qualsiasi altro lavoro edile". All’incontro di sabato 2 in salone consiliare, dalle 17 alle 19, parteciperanno tutti gli ex sindaci in prima linea nell’emergenza, oltre ai rappresentanti di chi ha donato e di chi ha ricevuto.
"Ciò che è avvenuto è rimasto nella pelle della città – osserva Faggi - Non c’è niente da festeggiare, ma solo ricordare le vittime e tutti coloro che hanno subito danni, ringraziando la città per la sua testimonianza di solidarietà". Non casuale la scelta di piazza del Comune, domenica 3 novembre, per ringraziare le 15 associazioni che compongono il sistema di protezione civile, voluta dal presidente del consiglio comunale Lorenzo Tinagli, con una cerimonia a partire dalle 17.30 "Un modo - sottolinea Tinagli - per permettere a tutti i cittadini di conoscere da vicino le organizzazioni di volontariato e protezione civile".
Maria Lardara