REDAZIONE PRATO

La farmacia ospedaliera non piace "Nuova sede ma stessi problemi"

Il servizio a fine gennaio era stato spostato al Centro Giovannini dopo le lamentele di molti anziani. Oggi non va meglio: attese fuori e al freddo. Disagi per l’auto: il parcheggio è lontano e a pagamento

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Nuova sede e vecchi problemi. Il trasloco della farmacia ospedaliera dal Santo Stefano al Centro Giovannini, non convince. ll punto di accesso per l’assistenza farmaceutica integrativa era stato trasferito dall’Asl alla fine di gennaio dall’ospedale Santo Stefano al Centro socio-sanitario Giovannini in via Cavour. La decisione era stata presa dopo che in molti si erano lamentati di essere stati costretti ad aspettare a lungo fuori dalla farmacia dell’ospedale, al freddo e col rischio di assembramenti non consentiti. Purtroppo in quanti si sono trovati ad accedere alla nuova sede di via Cavour non hanno trovato beneficio. Tutt’altro. Se possibile la situazione è anche peggiorata.

La farmacia si trova all’interno di una stanza collocata nella palazzina del Giovannini, ma lo spazio è comunque ristretto e i cittadini sono costretti a fare la fila fuori nel piazzale. Unico sollievo la presenza di una tettoia che almeno ripara dalla pioggia, ma non certo dal freddo né dai possibili assembramenti. Non va meglio sull’accesso: se prima era possibile arrivare con l’auto direttamente fino alla farmacia ospedaliera, adesso i cittadini che hanno necessità di recarsi a ritirare cibo, medicinali e presidi medici (il materiale è destinati a chi ha una patologia cronica come diabete, celiachia oppure si tratta di supporti medici per anziani) sono costretti a lasciare l’auto al parcheggio a pagamento di piazza Ebensee e percorrere diverse centinaia di metri a piedi. E nel caso in cui il materiale da ritirare sia pesante? I viaggi raddoppiano perché prima bisogna parcheggiare e andare a piedi fino alla farmacia a ritirare il pass per entrare nel centro Giovannini con l’auto. Insomma una trafila molto più lunga rispetto al passato con la beffa che comunque l’attesa dei cittadini è fuori e al freddo. E il problema è che si tratta di solito di persone anziane. A generare ancora più malumore c’è il fatto che la scorsa settimana non è stato possibile prenotare la lista del materiale e dei cibi da ritirare via mail come invece avveniva con la sede della farmacia collocata al Santo Stefano.

"Ho inviato la mail per prenotare il cibo per mia mamma che soffre di diabete, ma quando sono andata a ritirare il materiale mi è stato detto di mettermi in fila", racconta una nostra lettrice amareggiata "Il sistema di prenotazione via mail era veramente efficiente. Personalmente sono stata costretta ad andare via perché non avevo calcolato questo intoppo e non potevo trattenermi. Adesso dovrò tornare e senza un servizio di prenotazione per chi lavora diventa complicato. Spero che si tratti di un disguido e che presto sia ripristinata almeno questa possibilità visto che il parcheggio adesso è a pagamento, che l’attesa è sempre all’esterno e che i cittadini sono costretti a lasciare l’auto molto più lontano".

Silvia Bini