La Baracca ricomincia da Curzio Nel ricordo di Fulvio Silvestrini

Il programma della prima parte della stagione, fra lettere provocatorie, discorsi sulla poesia bandita cimiteri e mentite spoglie, confessioni di una donna che odia gli uomini e una sorpresa tutta da ridere

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Riparte il Teatro La Baracca, lo spazio di resistenza culturale di via Virginia Frosini a Casale. La nuova stagione, completamente autogestita, inventata, scritta e interpretata da Maila Ermini e Gianfelice D’Accolti, è dedicata a Fulvio Silvestrini, scomparso il 31 agosto a 82 anni, a causa di un malore. mentre era in auto. Famose le sue iniziative per promuovere la lettura. "Una costante tenace affettuosa presenza, angelo custode e maestro di sogni a La Baracca – dicono Ermini e D’Accolti –. Ogni spettacolo sarà preceduto da un brevissimo ricordo della sua figura e del suo pensiero". Il primo appuntamento è per venerdi 30 settembre e sabato 1 ottobre con "Io Malaparto. Lettere a Curzio", uno spettacolo sui generis: si tratta di alcune lettere provocatorie scritte a Malaparte - "ormai tornato di moda nonostante lui non sia affatto d’accordo", chiosa Maila Ermini -, come un dialogo impossibile sulla difficile e faticosa contemporaneità. Si annunciano sorprese, e con il personaggio in questione non potrebbe essere altrimenti. Seguirà sabato 22 ottobre "Il poeta è un bandito" spettacolo presentato dal gruppo di teatro della Baracca sul bando della poesia dalla società odierna, "anche se tutti affermano il contrario, forse perché pensano ai bandi di poesia, numerosi, e non al bando della poesia", dice ancora la drammaturga e attrice. Venerdì 11 e sabato 12 novembre toccherà a "Cimiteri" con sottotitolo "Primo spasso per l’aldilà ...sotto mentite spoglie". Sempre a novembre venerdì 25 e sabato 26 andrà in scena "La Misandra (Vi odio, cari maschi)", terza tappa delle serie delle confessioni, dopo la Mosca fastidiosa e la Cornuta scandalosa: "La Misandra è cattiva, e il sottotitolo dice chiaramente quanto – dice Ermini –. e si prenderà tutto il piacere di confessare la sua malevolenza verso il genere maschile, che per lei purtroppo esiste e persiste". Sabato 17 dicembre è in cartellone la consueta replica annuale de "L’infanzia negata dei celestini", lo spettacolo ripercorre la storia del tristemente famoso orfanotrofio di Prato, fondato nel 1934 da Padre Leonardo e chiuso nel 1966, il cui processo costituì il primo scandalo nazionale sulla triste condizione di molti orfanotrofi italiani. Lo spettacolo va in scena ogni anno dal 2004, per non dimenticare. Fine anno, cambio di registro: la sera del 31 dicembre debutta "Spugliami. Avventure di un lover barese", per chiudere l’anno con leggerezza. Gli spettacoli inizieranno alle 21.15, a parte la commedia di San Silvestro che andrà in scena alle 22. La seconda parte della stagione sarà presentata nelle prossime settimane. Infine quest’anno alla Baracca si terrà un laboratorio di teatro insolito, finalizzato allo studio dello spettatore e alla messa in scena di un testo: "Non mi è piaciuto. Corso per spettatori ribelli". Inizierà martedì 25 ottobre alle 21 ed è aperto a tutti. Chi fosse interessato a partecipare, e per ogni altra informazione o approfondimento, può scrivere a [email protected].