REDAZIONE PRATO

Jury Chechi vince ancora. Con l’amico Antonio Rossi conquista Pechino Express

I due olimpionici primi nello show di Sky. "Un viaggio straordinario, bellissimo. E’ stato un sogno, ma non c’è niente di più bello di averlo realizzato insieme".

Jury Chechi e Antonio Rossi al momento della vittoria a Pechino Express

Jury Chechi e Antonio Rossi al momento della vittoria a Pechino Express

Jury Chechi ha vinto Pechino Express 2025 in coppia con Antonio Rossi: due campioni olimpici, due grandi amici. La finale della dodicesima edizione dello show Sky Original è andata in scena giovedì sera e secondo copione è stata incerta fino all’ultimo. A contendersi il titolo con Chechi e Rossi (i Medagliati) erano rimaste solo due coppie: i Complici, ovvero Dolcenera e Gigi Campanile, arrivati al secondo posto, e gli Estetici, ovvero Giulio Berruti e Nicolò Maltese, costretti a lasciare la gara a metà puntata. Un finale d’applausi per l’atleta pratese, dopo oltre seimila chilometri percorsi tra Filippine, Thailandia e Nepal. "E’ stato un viaggio straordinario, bellissimo – ha detto Jury dopo la vittoria –. Non potevo che farlo con Antonio, per come è, per come riesce a starmi vicino, anche nei momenti difficili, è il mio migliore amico, è un onore essere qui con lui". All’annuncio della vittoria, Rossi ha portato in trionfo Chechi sulle spalle, con tanto di zaino. "Siamo due persone molto determinate – il commento del canoista –, ma ci piace molto anche ridere e scherzare. Così è stato il nostro viaggio, questo è il nostro modo di affrontare la vita". E Jury pronto come sempre alla battuta: "Bello e intelligente, non ci si fa niente...".

Anche nell’ultima tappa del viaggio non sono mancate le imprese: insegnare a tre persone nepalesi, trovate a caso, il ritornello di Fatti mandare dalla mamma di Gianni Morandi; trenta ciotole di yogurt jujudhau da consumare, o da far consumare ai passanti; trovare una persona senza denti in un bazar; raggiungere lo Sikali Temple per un’intensa esperienza con gli Sherpa, un gruppo etnico originario del Tibet specializzato nelle scalate di grandi montagne, farlo attraversando un lungo ponte tibetano che ha messo in crisi per qualche minuto Jury Chechi a causa delle vertigini.

I due campioni erano considerati tra i favoriti fin dall’inizio di questa stagione, che ha ottenuto una media di 400mila spettatori a puntata, ma tappa dopo tappa sono riusciti a dimostrare quanto l’amicizia, la capacità di collaborare e la correttezza nei confronti degli avversari siano qualità necessarie per emergere in un programma di resistenza e strategia come Pechino Express. "Questa esperienza non mi ha cambiato – il commento di Jury Chechi –, ma ha confermato quello che sapevo: i momenti di criticità possono trasformarsi in opportunità. Dipende da noi: la determinazione non rende le cose più facili, ma la rende possibili. Per noi è stato un sogno, ma non c’è niente di più bello di averlo realizzato insieme".