
Interporto ruolo nazionale per Napolitano
Antonio Napolitano (foto) è il nuovo vicepresidente nazionale dell’Unione Interporti Riuniti, l’associazione che racchiude 26 interporti italiani. La nomina è arrivata all’unanimità dopo la riunione dell’assemblea degli associati. Per l’Interporto della Toscana Centrale, di cui Napolitano è amministratore delegato, si tratta di un riconoscimento di prestigio, che va a confermare la centralità in Italia del polo logistico di Gonfienti. L’ad per il prossimo triennio lavorerà al fianco del confermato presidente Matteo Gasparato (Interporto di Verona) e degli altri vicepresidenti Gianpaolo Serpagli (Parma), Tiziana Maiori (Cervignano), Brigida Alaimo (Siciliani), Franco Pasqualetti (Padova). Significative sono le deleghe attribuite a Napolitano. Si occuperà dello sportello doganale, dell’Agenzia delle Dogane, dei Corridoi, dei rapporti con Assologistica, Fercargo, Fermerci, Assotrasporti e Anita. Incarichi strategici per lo sviluppo della logistica nell’area metropolitana e in Toscana. "Questa nomina rappresenta per il nostro territorio provinciale e regionale la possibilità di guidare alcuni processi strategici che proietteranno nel futuro il mondo della logistica e dei trasporti", commenta Napolitano. La rete nazionale degli interporti dispone di circa 43 milioni di metri quadrati di aree, all’interno delle quali operano 1.200 aziende di trasporto con oltre 20.000 addetti. Tra gli obiettivi della Uir c’è lo sviluppo di efficienti collegamenti tra interporti e porti, ma anche la semplificazione amministrativa e fiscale. "Fra le varie deleghe – aggiunge Napolitano -, voglio sottolineare soprattutto l’importanza della gestione dei rapporti con le Dogane. Ricordo che a Prato c’è la possibilità di creare uno dei poli doganali più strategici d’Italia, elemento che garantirebbe ulteriore sviluppo e opportunità a tutto il territorio".