Insegnante incinta dell'alunno, "Lei e il marito potrebbero perdere entrambi i figli"

E' quello che potrebbe accadere in linea teorica secondo Elena Zazzeri, presidente della camera minorile di Firenze

Un'auto della polizia

Un'auto della polizia

Prato, 27 marzo 2019 - La 31enne di Prato arrestata oggi con l'accusa tra l'altro di violenza sessuale nei confronti di un 15enne, diventato poi padre del suo secondo figlio, e il marito, potrebbero, in linea teorica, perdere entrambi i figli: «È possibile che glieli tolgano tutti e due», commenta l'avvocato Elena Zazzeri, presidente della camera minorile di Firenze.

Tuttavia, precisa Zazzeri, al momento lo scenario è molto articolato ed è impossibile prevedere quale sarà il destino dei due bambini. In questi casi, spiega sempre la presidente della camera minorile, «la procura segnala la cosa alla procura dei minori, che avvierà una procedura di valutazione della capacità genitoriale dei due verso entrambi i figli. A questo punto potrà essere coinvolto il tribunale dei minori», che prima di pronunciarsi disporrà «un'approfondita indagine psicosociale sulla madre, sul padre e sullo stato psicologico del primo figlio».

Se le accuse verso la 31enne verranno confermate, tuttavia, è difficile pensare che i figli, soprattutto il piccolino, le vengano lasciati. Diverso il discorso per il padre, se dimostrerà di essere una persona affidabile: in questo caso, afferma Zazzeri, è molto difficile che il figlio di 10 anni gli venga tolto, soprattutto se decidesse di separarsi dalla moglie: «il bambino grande continuerà a vedere la madre - spiega Zazzeri - magari con incontri protetti e monitorati».

Diversa la situazione per il piccolino. Se il quadro attuale verrà confermato, ipotizza sempre Zazzeri, è probabile che sia dato in affido a una struttura, in attesa di capire come evolverà la vicenda. Non credo possa essere dato in adozione, perché non si trova in uno stato di abbandono". "Molto dipenderà dalla posizione del marito della 31enne e da cosa verrà trovato a suo carico" conclude Zazzeri.