Iniziano le scuole. E anche le code Mezza città nella morsa del traffico

Anche gli autobus hanno accumulato ritardi nei punti senza corsie preferenziali. Presidi e amministratori preoccupati per la soppressione delle ‘corse bis’ istituite in pandemia per i comuni medicei e la vallata

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Viale Borgovalsugana completamente bloccato, viale della Repubblica paralizzato, via Marini nel caos, via San Vincenzo e corso Savonarola trasformate in un unico serpentone con le auto che viaggiavano a passo d’uomo bloccando il transito anche al semaforo di Porta Pistoiese, e infine via Galcianese e via di Reggiana in affanno totale. Ha mostrato tutte le sue criticità la tenuta del traffico cittadino nel primo giorno di scuola per decine di migliaia di alunni pratesi, dalle primarie alle superiori. La concomitanza fra le 8 alle 9 del traffico lavorativo, di quello scolastico, e anche della pioggia che come da tradizione paralizza la viabilità cittadina, si è trasformata in un mix tremendo per gli spostamenti dei pratesi. E così in tantissimi si sono ritrovati in fila per decine di minuti, arrivando irrimediabilmente tardi a scuola, a lavoro e agli appuntamenti. Solo per fare un esempio, per attraversare ieri mattina la città intorno alle 9, partendo dalla rotonda della questura e arrivando fino in via Bologna sono serviti ben 33 minuti, trovando traffico ovunque: in viale Montegrappa, in piazza Europa, in piazza Mercatale e in viale Galilei.

La situazione si è poi ripetuta a orario di pranzo, quando gli alunni sono usciti da scuola. Particolarmente critica la situazione alle porte del centro storico, paralizzando via della Misericordia, via Dolce de’ Mazzamuti e via Cavour. In questo caos hanno inevitabilmente accumulato ritardi anche gli autobus di Autolinee Toscane, rimasti in fila nel traffico nei punti dove non ci sono le corsie preferenziali. Proteste sul servizio sono arrivate in particolare da alcuni genitori del Buzzi. E più in generale fra amministratori e presidi c’è preoccupazione per la soppressione delle corse bis che durante il covid avevano aiutato il tpl provinciale a sopperire ad alcune lacune come quelle sui Comuni medicee e sulla vallata. L’altra criticità legata al trasporto pubblico su gomma è quella relativa agli orari provvisori delle scuole, che non sempre coincidono con la programmazione delle varie linee.

Da Autolinee Toscane spiegano che la situazione verrà sistemata in corso d’opera nei prossimi giorni, in attesa dell’entrata in vigore degli orari definitivi nelle scuole medie e superiori. A peggiorare le cose in questa situazione già di difficile equilibrio fra le esigenze della mobilità privata, di quelle del trasporto pubblico e quelle di chi si sposta in bicicletta, ci si sono messi pure i cantieri ancora aperti.

Dopo le proteste dei giorni scorsi sulla chiusura di viale Galilei per fare spazio al mercato del lunedì e quelle di mercoledì sugli errori nella cartellonistica in zona Conad a Maliseti, c’è da segnalare che i lavori riasfaltatura su via della Pace andranno avanti fino a domani (la richiesta da parte del Comune all’impresa è stata quella di completare i lavori in orario notturno proprio per non impattare sul traffico). Dal Comune sulla questione traffico spiegano che "in maniera particolare ha inciso il fatto che fosse il primo giorno di scuola". "A Figline abbiamo riattivato una linea di pedibus ma c’erano pochi bambini proprio perché i genitori desideravano accompagnarli a scuola per il primo giorno di lezione – proseguono dal Comune –. In assoluto bisogna lavorare sulla mobilità scolastica, perché crea il 40% di movimento in più sulle strade, affaticando i nodi del traffico cittadino. I mobility manager delle varie scuole devono redarre programmi che comportino una diminuzione dell’uso dell’auto privata in favore di spostamenti sostenibili a piedi o in bici verso i vari istituti scolastici".

Stefano De Biase