Lavoro, sette infortuni al giorno: è allarme. "Basta piangere vittime innocenti"

In Toscana nei primi tre mesi del 2022 secondo i dati di Inps e Cgil sono state presentate 14.160 denunce. In Procura sono arrivate 215 notizie di reato per abusi. Calamai: "La sicurezza viene prima di tutto"

I tecnici della prevenzione Asl mentre escono dalla ditta dove è morta Luana (Attalmi)

I tecnici della prevenzione Asl mentre escono dalla ditta dove è morta Luana (Attalmi)

Prato, 20 luglio 2022 - L’artigiano di 49 anni rimasto folgorato mentre si stava occupando della ristrutturazione di un ristorante nel centro di Prato è solo l’ultima tragedia che invita a riflettere. "Una nuova morte sul lavoro che porta ad interrogarci ancora una volta sul tema della sicurezza, sulle precauzioni necessarie da adottare per evitare tragedie come questa", è il commento del sindaco di Montemurlo, Simone Calamai che si stringe alla famiglia di Gianni Gesualdi, l'elettricista originario di Montemurlo morto ieri mentre stava lavorando in un locale di via Tinaia a Prato.

"In questo momento di dolore non ci sono parole giuste per esprimere quello che proviamo. Mi unisco, a nome di tutta la comunità, alla famiglia di Gianni, a sua sorella, nota insegnante dell’istituto comprensivo Margherita Hack e a tutti coloro che gli volevano bene. Un grande dispiacere per tutti i montemurlesi. L’ho detto per Luana D’Orazio un anno fa e, purtroppo, lo ripeto oggi: di lavoro non si può morire. Basta alle morti bianche". Purtroppo gli appelli di fronte a tragedie simili non bastano: servono azioni concrete. In un anno sono state circa 600 le notizie di reato arrivate alla Procura di Prato in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Quasi due al giorno. Il numero è alto, anche se in leggera diminuzione nel 2021 rispetto agli anni precedenti (parliamo del periodo antecedente al Covid) quando le violazioni accertate arrivavano fino a 900 in appena 12 mesi. I primi mesi del 2022 hanno proietatto la Toscana tra le peggiori regioni italine in base ai dati forniti da Inail e elaborati dalla Cgil regionale. A finire in zona rossa al termine del primo trimestre del 2022, con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (l’indice di incidenza della mortalità è il rapporto degli infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa, la cui media in Italia nei primi tre mesi dell’anno è di 6 decessi ogni milione di lavoratori) c’è proprio la Toscana insieme a Molise, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Marche. Sono state 14.159 le denunce di infortunio in Toscana nel trimestre gennaio-marzo di quest’anno, 4.332 in più che nei mesi gennaio-marzo 2021: la provincia con più denunce è Firenze (4.170), quella con meno Prato (658). Questo non significa che qui avvengano meno incidenti sul lavoro, semplicemente sono meno numerose le denunce presentate, una questione più che dibattuta in città tanto che il Comune ha aperto in via Roma uno sportello ad hoc per invitare i lavoratori a denunciare qualsiasi genere di sopruso. Nei primi quattro mesi di quest’anno (la rilevazione è al 28 aprile) le notizie di reato arrivate in Procura e collegate a violazioni in materia di antinfortunistica (ad esempio abusi edilizi, il mancato rispetto delle norme antincendio o quelle che regolano gli impianti elettrici e di aerazione) sono già 215. Ieri è morto folgorato mentre lavorava Gianni Gesualdi. L’ultimo incidente mortale prima della tragedia era stato quello di Luciano Nardini, 75 anni, caduto dal tetto del capannone della sua ditta a Montemurlo a fine marzo.