In ricordo di Giacomo A teatro per beneficenza

Commozione e applausi durante lo spettacolo al Convitto Cicognini in memoria di Giacomo Di Napoli. Il ricavato è stato donato a "La Nara" .

In ricordo di Giacomo   A teatro per beneficenza

In ricordo di Giacomo A teatro per beneficenza

"A Giacomo". Nel silenzio, all’apertura del sipario, appena si sono spente le luci, la dedica, semplice ed essenziale, apparsa sullo schermo, ha suscitato un caloroso e commosso applauso, ricordando agli spettatori che al liceo artistico Petrocchi di Quarrata lo studente e compagno di scuola Giacomo Di Napoli – nato a Prato ma residente a Quarrata da quando aveva due anni– è sempre nel cuore di tutti. Ed è proprio per dimostrare la vicinanza all’associazione "Giak nuotatore volante", intitolata al giovane aglianese, che la compagnia della "Nobile accademia del sollazzo", nata nel laboratorio teatrale extracurriculare del liceo, venerdì sera ha portato in scena la commedia "La novella dell’amore cieco". Una rappresentazione divertente ambientata nel medioevo, dove l’arguta e comica successione degli stereotipi legati all’epica cavalleresca ha permesso di far emergere la competenza e l’enorme lavoro con gli studenti degli insegnanti Daniele Rossi, Laura Ferro ed Elena Danti, per la preparazione di scenografie, costumi, recitazione.

Lo spettacolo è stato rappresentato al piccolo teatro D’Annunzio del convitto Cicognini di Prato, tutto esaurito per l’occasione. L’incasso dei biglietti, a offerta libera, è stato devoluto la sera stessa al centro "La Nara" di Prato che offre sostegno alle donne e ai bambini vittime di violenza in famiglia con percorsi di protezione e messa in sicurezza. A consegnare il contributo economico nelle mani delle due rappresentanti del centro, Francesca Ranaldi ed Elena La Greca, sono stati proprio mamma Cristina e babbo Gennaro, genitori di Giacomo.

In platea, insieme a loro, parenti, amici, compagni di scuola e di piscina – molti con indosso la felpa con il logo dell’associazione – la psicologa mental coach di Giak, Elisa Chiappinelli, che lo seguiva nella preparazione atletica. Presenti anche i dirigenti scolastici del Petrocchi e del Cicognini, Elisabetta Pastacaldi e Tiziano Nincheri, e l’assessore alla cultura del Comune di Prato, Simone Mangani. Tutti a teatro per essere vicini e contribuire al progetto dei familiari del giovane, di continuare a trasmettere i valori e le passioni del figlio sostenendo iniziative di utilità civica e sociale.

Giak, soprannome con cui si faceva chiamare il giovane che a soli 20 anni, lo scorso luglio, ha perso la vita in un incidente con l’aliante mentre si allenava per i mondiali di volo acrobatico, era anche un atleta del nuoto e un brillante studente universitario di psicologia, e desiderava aiutare i meno fortunati, con la sua enorme voglia di vivere e il suo carattere solare. Quel carattere di ragazzone bello fuori e ancor più bello dentro che diceva: "O si vince o si impara, non si perde mai", nelle immagini di uno dei suoi video, proiettato anche venerdì sera al termine della commedia, ha suscitato ancora una volta una forte emozione.

Daniela Gori