"Imprigionano le rondini: via le reti". Petizione online con 22mila firme

La battaglia della Lav contro un condominio: "Intervenga subito il Comune per vietare di installarle". Le protezioni sarebbero state messe da un residente. Mobilitazione da tutta Italia su change.org.

"Imprigionano le rondini: via le reti". Petizione online con 22mila firme

"Imprigionano le rondini: via le reti". Petizione online con 22mila firme

Sta per essere depositata in Comune la petizione lanciata da Lav (Lega anti vivisezione), indirizzata al sindaco Matteo Biffoni e al presidente della Provincia Simone Calamai, per pretendere la rimozione delle reti metalliche fatte installare davanti ad alcuni nidi di rondine sulla facciata di un condominio in via della Gualchiera. L’iniziativa ha raccolto 22.615 firme da tutta Italia, comprese quelle di tantissimi pratesi, raccolte sul portale change.org.

"Non chiediamo solo di togliere quelle reti, ma anche di cambiare il regolamento comunale, così che sia vietato a chiunque, d’ora in avanti, installare ogni protezione che impedisca alle rondini di usufruire dei nidi in qualsiasi periodo dell’anno – sottolinea Cristiano Giannessi, responsabile Lav Sede di Prato – Per noi sarebbe scontato, leggendo la direttiva europea 409/79 CEE già recepita in Italia, ma visto che sembra che possano esserci delle interpretazioni contrastanti, allora che intervenga il Comune, come ha fatto ad esempio quello di Firenze con un’ordinanza ad hoc del sindaco".

Per quanto riguarda il caso pratese, le reti metalliche sarebbero state installate per iniziativa di un condomino che abita al primo piano dello stabile, senza alcuna autorizzazione né da parte del Comune, né da parte dell’assemblea del condominio stesso.

"L’amministratore, che abbiamo diffidato, inizialmente ci aveva detto di avere l’autorizzazione del Comune e della Provincia, dichiarando il falso perché, dopo aver controllato gli atti, è emerso che queste autorizzazioni in realtà non ci sono. Di conseguenza, la società ha fatto dietrofront, scaricando interamente la responsabilità sul condomino che non ha alcuna intenzione di rimuovere le reti, affermando di essere stato costretto a farle montare per questioni di salute. La polizia provinciale, in un primo momento, aveva espresso parere positivo, per poi tornare sui propri passi dopo che il Comune ha diffidato il condominio e ha elevato la sanzione amministrativa, contro la quale il condominio ha fatto ricorso. Come se non bastasse, per motivi estetici, il condomino ha scelto reti dal colore molto simile a quello del sottotetto e della parere. Le rondini potrebbero essere ingannate e rischiano di rimanere impigliate. In questo caso si incorrerebbe nel reato di maltrattamento di animali".

Francesco Bocchini