REDAZIONE PRATO

"Imprenditore geniale, eccellenza di Prato"

Duomo pieno per l’ultimo saluto a Giancarlo Mazzi. Il toccante ricordo delle nipoti: "Sei stato un nonno speciale, davvero ganzo"

"Il nonno sarebbe stato orgoglioso di vedere la chiesa così piena. In questi giorni è stato bellissimo vedere così tanti amici e persone che gli volevano bene passare da casa per un ultimo saluto. Lui era innamorato perso di noi, era un uomo che vedeva la ricchezza d’animo e il bello in ogni persona, cercava sempre gli aspetti positivi in tutti. E’ stato un nonno speciale, ganzo, che aveva quella ‘cazzimma’ in più. Per la nostra crescita ha rappresentato davvero tanto". E’ stato affidato alle nipoti Diletta e Domitilla uno dei ricordi più toccanti e affettuosi di Giancarlo Mazzi, fondatore di Nuove Fibre e di altre attività nel comparto del finissaggio tessile, scomparso lunedì. Ieri la celebrazione dei funerali in Duomo. Una cattedrale gremita di familiari, amici, ex dipendenti, istituzioni (presenti i sindaci di Prato e Montemurlo, Biffoni e Calamai, il vicesindaco di Montemurlo Forastiero e l’ex primo cittadino di Montemurlo Lorenzini) e rappresentanti del mondo industriale e artigianale. In tanti hanno voluto dare un ultimo saluto a Mazzi e in tanti hanno voluto anche parlare dall’altare del Duomo per raccontare aneddoti di vita vissuta al fianco di "un imprenditore illuminato", come l’ha definito lo storico parroco di Figline, don Giuseppe Billi.

"Giancarlo è stato l’esemplare dell’imprenditore geniale, giusto, che ha fatto della sua fabbrica una famiglia – ha detto il sacerdote –. E’ stato il prototipo della salvezza e dell’eccellenza di Prato. Una figura che ha lasciato il segno". A tratteggiare la figura di Mazzi è stato anche il marito della figlia Dalila, il notaio Renato D’Ambra, che ha ricordato tre aspetti salienti del fondatore di Nuove Fibre: "Di Giancarlo voglio ricordare la sua forza, la sua generosità d’animo e l’assoluto rispetto della parola data. Una volta preso un impegno non si è mai tirato indietro". Presenti in blocco alle esequie anche i dipendenti delle aziende di Mazzi, sia in servizio che collaboratori ormai in pensione. In particolare uno di loro ne ha ricordato la stoffa imprenditoriale: "Essere stato un suo dipendente è stato un onore. Mi ha fatto sentire parte di una famiglia. E’ stata una persona splendida che non posso che ringraziare per tutto quello che ha fatto per noi". Parole d’elogio anche da una collaboratrice della famiglia Mazzi: "Giancarlo riusciva sempre ad unire tutti, la famiglia, gli amici, il lavoro. Da lui ho imparato tante cose: l’unione, l’amore per la famiglia e il lavoro. Valori che ora cerco di trasmettere ai miei figli. Era una persona attenta, quando c’era la festa della donna aveva un pensiero sempre per tutte noi". Stefano De Biase