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Impianto Scirea. La replica del Chiesanuova

Il presidente del Chiesanuova 1975 risponde duramente alle accuse dell'Olimpia Prato riguardo alla gestione degli spazi sportivi, sottolineando la precedenza e la correttezza della propria società.

"L’impianto ‘Scirea’ e la società Chiesanuova 1975 che lo gestisce da oltre 49 anni, senza soluzione di continuità, sono sempre stati in prima linea sui temi dell’integrazione e a disposizione del quartiere e di tutti i bambini che vogliono fare sport". Risponde duramente Giovanni Moschiti, presidente del Chiesanuova 1975, all’Olimpia Prato, che in un comunicato recente aveva accusato la società presieduta da Moschiti, temporaneamente affidataria dello "Scirea" in attesa di un nuovo bando per la gestione, di "non aver concesso spazi in orari adeguati per lo svolgimento degli allenamenti dei bambini". La storia dei diverbi fra le due società ha radici lontane. Lo spiega lo stesso numero uno di Chiesanuova: "Il Chiesanuova ha concesso l’uso delle proprie strutture a partire dall’ 1 ottobre 2022 per far creare all’Olimpia Prato una scuola calcio coi bambini. Con mesi di anticipo rispetto alla scadenza della concessione comunale abbiamo informato l’Olimpia dell’impossibilità di proseguire il rapporto oltre il 30 giugno 2024 – commenta ancora Moschiti - Ci dispiace molto per le famiglie ed i bambini che la società Olimpia Prato, sapendo del bando in scadenza, pur non avendo la disponibilità di alcuna struttura, abbia organizzato la stagione sportiva 2024-2025 dell’impianto ‘Scirea’ senza averne alcun diritto reale – insiste il presidente del Chiesanuova 1975 -. La richiesta di disponibilità degli spazi ci è arrivata soltanto il 10 settembre 2024 e noi, il 13 settembre 2024 abbiamo comunicato all’Olimpia gli spazi disponibili rimasti, visto che nel frattempo anche altre società hanno chiesto di poter utilizzare l’impianto. Orari che però non hanno incontrato il gradimento dell’Olimpia".

L. M.