
La maestra Francesca Sivieri e le letture per la classe nel parco vicino alla scuola
La telefonata del disgelo è arrivata. Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, ha chiamato Francesca Sivieri, la maestra delle letture sul prato, dopo l’attacco del dirigente Claudio Gaudio del comparto scuola di Prato e Firenze che aveva stigmatizzato l’iniziativa perché secondo lui rischiava di sminuire il lavoro delle altre maestre.
"La segretaria della Cisl – racconta Sivieri, 43 anni, maestra della scuola dell’infanzia a Prato – mi ha chiamato per esprimere la sua vicinanza e mi ha fatto molto piacere. Ho ribadito la mia attività di volontariato, apprezzata da bambini e genitori e che poi ha contagiato anche le mie colleghe maestre".
Gissi già ieri mattina ha corretto il tiro "riposizionando" la Cisl rispetto alle critiche espresse dal suo dirigente locale. Non più contro la maestra, a fianco di Sivieri: "Sono tanti gli insegnanti – ha detto Gissi – che vivono con generosità, passione e dedizione il proprio lavoro. La maestra Francesca Sivieri è sicuramente tra questi e ne ha dato una bella testimonianza che merita soltanto ammirazione e gratitudine. Una maestra che vuole incontrare i suoi alunni è l’immagine più bella che una scuola possa dare di sé. Non merita invece Francesca Sivieri, e sono certa che neanche lei lo gradisce, di vedere il suo gesto utilizzato in modo pretestuoso per mettere in cattiva luce la categoria di cui fa parte. Così come non merita un sindacato come la Cisl, per qualche frase sbagliata o fraintesa di un suo dirigente, di essere dipinto per quello che non è mai stato e che non è".
La Cisl è stata attaccata da più parti per l’uscita di Gaudio, mentre Sivieri è diventata un esempio nazionale di come la buona volontà possa superare gli ostacoli, anche quelli di una pandemia. Ieri ad intervistarla ai giardini di viale Galilei c’è stata la trasmissione di Rai Uno "Italia Sì" di Marco Liorni. Davanti alle telecamere la maestra ha ribadito i concetti espressi più volte in questi giorni: "I bambini avevano bisogno di rivedersi, di stare insieme a distanza e ascoltare le fiabe. Agli incontri partecipano i genitori ed è nato un gruppo di maestre che promuove la lettura negli spazi verdi. Lo faremo anche nei prossimi giorni".
Intanto Claudio Gaudio, segretario generale della Cisl Scuola di Firenze e Prato, il dirigente sconfessato dal suo superiore e finito nel mirino di esponenti politici nazionali, ieri ha cercato di stemperare i toni pur ribadendo l’importanza di affrontare, prima possibile, il tema del ritorno a scuola a settembre: "Non c’è mai stata la volontà – ha detto – di fare un attacco personale alla maestra e le mie parole non volevano essere una reprimenda nei suoi confronti. Anzi, mi piacerebbe incontrarla e parlarci perché le mie frasi sono state ingigantite". Il dirigente però resta sulle sue posizioni nel merito della questione: "La lettura è comunque una forma di didattica e non può essere derubricata a una forma di volontariato, come se rappresentasse l’inizio di un percorso che tutte le maestre devono intraprendere da volontarie".
La vicenda ha avuto un’eco nazionale e anche il mondo politico ha inviato numerosi attestati di solidarietà alla maestra pratese: "Un plauso a Francesca Sivieri che meriterebbe di essere al posto di quella incapace ed inadeguata di Azzolina – ha detto ad esempio il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri – Bisogna riaprire le scuole. Rispettare regole e norme ma non inseguire follie come il plexiglass o chissà che cosa. Il buon esempio della docente di Prato andrebbe seguito in tutta Italia mentre invece vanno biasimati i sindacalisti che la contestano". Per Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, l’azione di Sivieri è un gesto di speranza: "Il decreto Scuola, fortemente voluto dal ministro Azzolina, non dà risposte concrete alle famiglie e agli studenti, crea ulteriore caos, non disegna la riapertura degli istituti a settembre, dimentica colpevolmente le scuole paritarie. Intanto a Prato una maestra porta i bambini di una materna nei parchi della città per leggere loro delle storie e viene brutalmente attaccata dal sindacato. Un gesto di speranza che dovrebbe essere preso ad esempio, viene invece stigmatizzato. C’è ancora molto da fare".
La storia della maestra Francesca deve essere un monito anche per chi vuole imporre una didattica fredda e differente, a distanza. E’ il pensiero del deputato di Cambiamo con Toti, Giorgio Silli: "Uno Stato non può e non deve rinunciare al luogo di confronto e socializzazione per eccellenza, la palestra dove i nostri giovani allenano e stimolano a loro mente nel momento più importante della loro formazione, poco importa dove questo avviene, fosse anche in una pizzeria o in un parco pubblico. I sindacati non cedano alle sirene di qualcuno che si è trovato bene a lavorare nel suo piccolo guscio di casa. I nostri ragazzi hanno bisogno di stare insieme, in sicurezza ma nel luogo naturale per la loro crescita intellettuale". Il comitato pratese di Azione, infine, è certo che siano centinaia gli insegnanti pronti a fare come Francesca: "Si è accesa una piccola luce. Nessuno diffida il governo perché ha negato per mesi il diritto all’istruzione, ma si diffida una maestra perché legge delle fiabe nel parco. Il mondo va proprio alla rovescia".
M. Serena Quercioli