
Sono solo due le certezze all’interno del mercato coperto di via Giordano al Macrolotto Zero: la prima è che non ci verrà realizzato un mercato ortofrutticolo 7 giorni su 7 perché il territorio non supporta una simile attività come d’altronde dimostrato durante la sperimentazione effettuata da Terra di Prato. La seconda è che a fine maggio verrà inaugurata la fabbrica dell’aria per una serie di visite aperte alla cittadinanza, per poi chiudere al pubblico in attesa che venga trovato un gestore a tutta la struttura di via Giordano. Il futuro del mercato coperto al Macrolotto Zero è stato al centro di un sopralluogo congiunto delle commissioni Lavori Pubblici e Urbanistica, che ha dato vita a uno scontro politico a dir poco infuocato. Da un lato la maggioranza di centrosinistra a rivendicare una visione di rigenerazione urbana del quartiere che "richiede un periodo medio-lungo di tempo per vederne gli effetti". Dall’altro le opposizioni fra centrodestra e Cinque Stelle che parlano di "sperpero di denaro pubblico, con profili quasi da Corte dei Conti".
Per capire quanto sta accadendo in via Giordano bisogna partire dai dati di fatto. Correva il 2016 quando la Regione stanziò 6 milioni di euro (a cui vanno sommati due milioni del Comune) per riqualificare l’area ex Forti. Due anni dopo, nel novembre 2018 partirono i lavori, e nel maggio 2021 ci fu l’apertura del mercato a chilometri zero che poi ha chiuso cinque mesi dopo perché "il mercato non andava secondo le aspettative iniziali". Ora, altri due anni dopo, si tenterà di inaugurare la fabbrica dell’aria, cioè una strumentazione che tramite le piante ripulisce l’aria inquinata dall’interno del mercato coperto. Questo meccanismo, affiancato da oltre 500 piante, occuperà solo una porzione della struttura. La destinazione della parte restante è tutta da vedere, in attesa della pubblicazione di un bando comunale che possa recepire anche idee dai privati. Questa la situazione oggettiva delle cose, che ha dato poi adito a una vera e propria ‘caciara’ politica. "Questa è la fabbrica dell’aria fritta" ha accusato Carmine Maioriello del Movimento 5 Stelle, supportato dal capogruppo Daniele Spada della Lega: "Questo progetto fa gridare allo scandalo – dice -. Sono soldi dell’Europa gettati alle ortiche". Il capogruppo di Fratelli d’Italia Claudio Belgiorno accusa la giunta di "brancolare nel buio" e chiede di sapere quando "verrà pubblicato il bando di gestione". A replicare alle opposizioni è l’assessore Valerio Barberis. "Noi abbiamo una visione ben precisa sul Macrolotto Zero – conclude -. Cosa che non si può dire invece della minoranza. Questo sarà uno spazio d’eventi e di attività sociali, caratterizzato da una particolare attenzione all’ambiente".
Sdb