Il pastore delle favole. Nuovo romanzo di Davide Ballerini

Il nuovo libro di Davide Ballerini, "Il pastore delle favole", racconta la civiltà contadina durante il ventennio fascista, con un focus sui bambini e le loro aspettative per il futuro.

"Un libro che emoziona, che accompagna il lettore attraverso le pagine, quasi fosse un bambino ma che lo fa arrivare alla fine con la consapevolezza di un adulto ". E’ uno dei tanti commenti positivi che Davide Ballerini ha raccolto, a pochi giorni dall’uscita del suo nuovo libro "Il pastore delle favole", edizioni Casa Croce Press. Lo scrittore pratese che ha anche una riuscita esperienza da regista con lo splendido "Il silenzio dell’allodola" ispirato alla triste vicenda dell’attivista e prigioniero politico nordirlandese Bobby Sands, torna al romanzo dopo il successo di "Acqua morta" del 2018. Stavolta per raccontare una civiltà contadina con tutti i suoi modi, i suoi riti, le sue magie, spazzata via in nome del progresso e di due lire di paga. Siamo nel pieno del ventennio fascista e la "Direttissima", galleria ferroviaria di inusitata grandezza, è l’opera del regime per eccellenza. Le vite di chi ci lavora contano poco. L’importante è che l’opera sia finita in tempo. "Il mio nuovo romanzo – dice Ballerini – ha molto a che fare con i bambini. Bambini che furono, che sono, bambini che forse non saranno mai. Attraverso i loro occhi sono narrate le aspettative per un mondo a venire e per uno che, nel bene e nel male, è venuto".

F.B.