REDAZIONE PRATO

Il Nelli perde l’omologazione, Figc all’attacco

L’impianto è appena stato riqualificato ma potrà ospitare gare solo fino all’Eccellenza. La rabbia della federazione: "Scelta miope"

Come se non bastassero i problemi legati al restyling del Lungobisenzio, con i lavori alla tribuna centrale fermi da fine dicembre, l’impiantistica sportiva provinciale deve fare i conti con un nuovo ‘caso’. Si tratta dell’appena rinnovato ‘Nelli’ di Oste, che al termine della riqualificazione effettuata dal Comune di Montemurlo non ha più i requisiti per essere omologato per la serie D. Cosa significa? Che potrà ospitare partite di calcio fino all’Eccellenza. La notizia ha mandato su tutte le furie la Figc Toscana perché il ‘Nelli’ rappresentava un polmone di sfogo per il calcio pratese (per anni ci ha giocato in serie D il Prato, ad esempio), poteva ospitare le partite del torneo internazionale di Viareggio e tornare utile in caso di necessità anche del circondario pistoiese. La rabbia della federazione arriva anche alla luce del fatto che adesso in provincia di Prato l’unico campo omologato per la serie D resta il Lungobisenzio, con tutti i problemi che da cinque anni a questa parte lo stadio si porta con sé. "Questa è una bruttissima notizia per il calcio pratese e regionale - attacca il vicepresidente della Figc Toscana, Massimo Taiti -. Con questa scelta del Comune di Montemurlo si perde un impianto importante per tutta la provincia. Sono sorpreso dalla scelta della giunta, perché finora Montemurlo è sempre stata caratterizzata da scelte lungimiranti, e invece qui siamo di fronte a una visione sportiva miope". Ma perché a fronte di un investimento di 400.000 euro il Comune di Montemurlo ha deciso di realizzare un impianto al momento omologabile solo fino all’Eccellenza? A spiegare il punto di vista dell’amministrazione comunale è il sindaco Simone Calamai. "Per prima cosa voglio dire che mi fa sorridere che la federazione si interessi solo adesso alla questione - sottolinea il primo cittadino -. Sono mesi che si parla di questa riqualificazione, potevano iniziare prima un dialogo con noi. Detto questo, il nostro obiettivo era intervenire nel più breve tempo possibile per restituire il campo da gioco ai nostri ragazzi e a quel settore giovanile che stiamo rifondando assieme alla nuova società del Montemurlo Jolly". Perché però non omologare l’impianto per la serie D? "Mentre portavamo avanti il restyling abbiamo preso atto delle nuove normative che a differenza dello scorso decennio impongono una maggiore distanza fra le linee di bordo campo e le recinzioni – prosegue Calamai -. Il campo ha quindi un metro e mezzo in meno di dimensioni ed è omologabile fino all’Eccellenza. Non vedo però dove sia il problema: per i nostri giovani va benissimo e per la prima squadra che milita in Seconda categoria basta e avanza".

Il primo cittadino di Montemurlo comunque pensa anche al futuro. "Qualora fosse necessario faremo un ampliamento laterale e omologheremo l’impianto anche per la D - conclude il sindaco -. Ma la nostra prima squadra, nella migliore delle ipotesi, non potrà raggiungere i Dilettanti prima di cinque anni. Quindi mi pare un falso problema".

Taiti però non ci sta. "A Montemurlo non si ferma il territorio - conclude -. C’è pure il resto della provincia, la regione, ci possono essere numerose occasioni di scambio anche fuori Toscana. A questo punto il Comune butti giù pure la divisione degli spalti fra locali e ospiti, tanto a Montemurlo la serie D non interessa più".

Stefano De Biase