
A Montemurlo la scuola è inclusiva fin dall’infanzia. Parte lunedì il progetto di insegnamento della lingua dei segni in due scuole dell’infanzia Ilaria Alpi di Oste e Grazia Deledda, frequentate da due bambini sordi. Un progetto voluto e finanziato dal Comuneche vedrà la partecipazione in classe di un educatore sordo e di un comunicatore specializzato, che insegneranno a tutti i bambini e agli insegnati la lingua dei segni in modo da poter comunicare con facilità con il compagno non udente. Come anticipato dalla Nazione, grazie al progetto "L’integrazione dell’alunno sordo a scuola", realizzato con il centro L’Elfo di Firenze, tutti i bambini avranno l’opportunità di apprendere questo tipo di linguaggio. "Il progetto nasce dal confronto con i genitori di questi due bambini sordi - spiegano l’assessore alla scuola, Antonella Baiano e il collega alle politiche sociali, Alberto Fanti –. Alcune azioni del progetto riguarderanno anche i genitori che saranno formati alle prime azioni di approccio a questa nuova lingua".
Imparare a soli tre anni un nuovo modo di comunicare come il linguaggio dei segni porterà beneficio a tutti i bambini. "L’integrazione siamo convinti che faccia bene a tutti. - concludono Baiano e Fanti - L’insegnamento fin dall’infanzia rappresenta una ricchezza culturale e un bagaglio cognitivo che questi bambini si porteranno dietro per tutta la vita". Il progetto proseguirà anche per i prossimi anni, in modo da rendere ancora più efficace la comunicazione fra i bambini e con gli insegnanti.