Il Lanificio Balli assume e investe: "Il futuro a impatto zero è iniziato"

Presentato il nuovo piano industriale durante ’4susteinability’: "Il ricambio generazionale è strategico"

Il Lanificio Balli assume e investe: "Il futuro a impatto zero è iniziato"
Il Lanificio Balli assume e investe: "Il futuro a impatto zero è iniziato"

Il Lanificio Fratelli Balli presenta il nuovo piano industriale. L’occasione è stata l’evento ‘4susteinability’, al quale hanno partecipato nei locali del Fabbricone più di venti relatori di scala nazionale e internazionale, e più di 250 ospiti istituzionali, del mondo delle imprese, dei distretti italiani, dell’università, della ricerca, e dell’associazionismo. Un nuovo piano industriale che guarda al futuro e prosegue nel piano di assunzioni volto al ricambio generazionale delle competenze presenti in azienda, e che mette in campo un impegno sociale, ambientale e aziendale per l’abbattimento delle emissioni.

Il percorso di sostenibilità è già iniziato con l’investimento per il nuovo cogeneratore di energia elettrica e termica che da un lato serve per abbattere i consumi e rendere più efficiente il processo produttivo, e dall’altro aiuta a incidere sul percorso di decarbonizzazione. "Si tratta di un investimento che ci consente di abbattere le emissioni – spiega Rossano Raffaelli, consigliere delegato del Lanificio Fratelli Balli -, e di muoverci con attenzione nel rispetto degli obiettivi dell’Agenda europea 2030, efficientando l’intero ciclo produttivo presente in azienda. Inoltre ci siamo aperti al confronto con un team di professionisti per cogliere tutte le opportunità previste dai bandi ministeriali ed europei, incidendo davvero sulla qualità delle nostre lavorazioni in ottica di rispetto dell’ambiente".

A fianco del co-generatore al Lanificio Fratelli Balli c’è l’investimento nelle caldaie di ultima generazione, che consentono una ulteriore riduzione dei consumi e di anidride carbonica. E l’impianto di recupero di acqua calda e calore che permette un notevole risparmio nel consumo della risorsa idrica e di ottimizzazione dei consumi. Senza dimenticare i lavori in corso per il recupero delle facciate della parte del Fabbricone storico, nell’ambito di un più complessivo piano di valorizzazione del complesso.

Negli spazi del Fabbricone storico è andato in scena un dialogo di alto livello su misurazione d’impatto e trasparenza della filiera, e sull’applicazione diffusa del passaporto digitale di prodotto. Come relatori sono intervenuti Leonardo Raffaelli, co-titolare del Lanificio Fratelli Balli, Fabio Campana, Ceo del Lanificio dell’Olivo, Andrea Crespi direttore generale di Eurojersey, nonché vicepresidente di Sistema Moda Italia, Ettore Piacenza, Ceo di Piacenza 1733. E ancora Attila Kiss Ceo del Gruppo Florence, Matteo Marzotto presidente di Minerva Hub, Claudio Rovere Ceo di Holding Moda, Filippo Bernocchi docente di circolarità della Luiss Business School, Elena Alonso Esparza di Burberry, Augusto Rosi di Max Mara.

E poi Luca De Iulis direttore marketing della Conceria Montebello, Alberto Lampis, strategic sourcing raw material senior specialist di Hugo Boss, Matteo Uliassi Ceo di Achille Pinto, Michele Casucci fondatore di Certilogo, eBay Group, Francesca Magri in rappresentanza di Fashion Task Force di Smi. "Orgogliosi di avere portato il distretto pratese alla ribalta nazionale per parlare di temi fondamentali come sostenibilità, gioco di squadra fra distretti, e delle nuove normative europee – conclude Raffaelli - Questo evento è l’inizio di un percorso di dialogo per crescere".