Il giro pazzesco dei 1600 pronto moda di Prato

Si chiama ’Thegoldencencio’, un blog anonimo, nel quale sono pubblicati atti, documenti la cronostoria della nascita del consorzio delle grucce a Prato. Cifre, nomi di strade, indicazioni dalle quali si può risalire all’immenso giro d’affari che ruota attorno ai pronto moda e alle aziende fornitrici. Non si tratta di documenti contabili ufficiali: di quelli non c’è traccia, probabilmente perché partendo dal numero delle grucce immesse sul mercato sarebbe un attimo risalire alla quantità di capi realmente prodotti dalle ditte cinesi dal distretto parallelo. Stando a quanto pubblicato in rete c’è una lista datata 31 dicembre 2018 di oltre 1600 aziende tra pronto moda e stirerie (che spesso sono pronto moda non ufficiali) con ricavi per l’anno 2018 pari a oltre 38 milioni di euro. Dividendo i i ricavi per il costo della singola gruccia (0.075 centesimi) si ottiene la cifra monstre di 500 milioni. Che sarebbe dunque il numero di capi prodotti dai 1600 pronto moda di Prato. Considerando un costo medio di dieci euro a pezzo, il risultato è da impallidire: 5 miliardi di euro il giro d’affari di una parte dei pronto moda presenti a Prato, tenendo in considerazione soltanto gli abiti appesi alle grucce senza i capi imbustati. "Nel novembre del 2016 fui contattato da un produttore di grucce della comunità cinese di Prato che aveva la necessità di realizzare un sistema di logistica su web per gestire le consegne di un futuro consorzio di produttori di grucce - scrive nel suo blog un anonimo estensore che non si firma - Mi fu chiesto di realizzare un sistema basato su Google maps per la gestione delle consegne ai clienti. Nella fase iniziale era solo un sistema di logistica, ma poi mi fu chiesto di implementare anche i conteggi relativi agli importi delle consegne e delle riscossioni".